Le strade di Roma raccontano storie. Non solo quelle scolpite nella pietra dei Fori o nei lastricati delle vie consolari, ma anche quelle pi? recenti, fatte di disservizi, incuria e richieste inevase. In particolare, le buche stradali rappresentano uno dei problemi pi? discussi, visibili e avvertiti dalla cittadinanza romana, tanto da essere ormai
La reputazione urbana non ? pi? una questione astratta: essa influisce direttamente sulla qualit? della vita, sulla mobilit?, sull?economia locale, sul turismo e sulla sicurezza. Roma, in quanto capitale, dovrebbe rappresentare il modello di gestione urbana. Eppure, la sua rete viaria versa in condizioni tali da far parlare di ?crisi strutturale permanente?. Le buche, pi? che difetti occasionali, sembrano parte di un ecosistema del degrado normalizzato, che ha conseguenze tangibili sul piano sociale, economico e legale.
Ogni giorno, residenti, pendolari e turisti devono fare i conti con strade dissestate, marciapiedi impraticabili e carreggiate che si sfaldano dopo ogni pioggia. La combinazione tra traffico pesante, scarsa manutenzione preventiva e una gestione amministrativa frammentata ha trasformato le strade in un labirinto a ostacoli, dove non ? raro vedere auto danneggiate, scooter sbalzati in curva, biciclette distrutte, passanti feriti.
Le immagini delle buche romane ? spesso diffuse via social ? fanno il giro del mondo, contribuendo a una narrativa negativa che danneggia l?immagine complessiva della citt?. Il danno reputazionale colpisce in primis il Comune, ma si riflette anche su cittadini e attivit? commerciali: la percezione di incuria alimenta sfiducia, alienazione, scoraggiamento civico.
Il sistema amministrativo romano ? articolato e in parte responsabile della lentezza nelle risposte. A seconda della tipologia della strada (comunale, consolare, provinciale o statale), la competenza spetta a enti diversi:
Il Comune di Roma, attraverso il Dipartimento SIMU (Sviluppo Infrastrutture e Manutenzione Urbana), gestisce la maggior parte delle strade cittadine.
I Municipi, in alcuni casi, sono responsabili delle segnalazioni e degli interventi locali.
Anas S.p.A., invece, ? responsabile di alcune vie consolari e raccordi.
Citt? Metropolitana e Regione Lazio partecipano in misura minore alla rete viaria di collegamento e tangenziale.
In sintesi, non esiste un?unica cabina di regia, e questo genera sovrapposizioni, omissioni e tempi d?intervento molto lunghi.
Per quanto possa sembrare banale, la segnalazione tempestiva ? il primo passo verso la risoluzione. I cittadini romani possono intervenire in vari modi:
Chiamando lo 060606, il centralino di Roma Capitale, per indirizzare la richiesta al Dipartimento competente.
Utilizzando l?app ufficiale "IoSegnalo" o l?app municipale, laddove attiva, per documentare con foto e geolocalizzazione.
Attraverso PEC al Dipartimento SIMU: protocollo.simu@pec.comune.roma.it
Segnalando direttamente al Municipio di appartenenza, se si tratta di strade locali.
In caso di danni a persone o veicoli, ? possibile avviare un?istanza di risarcimento danni indirizzata all?Ufficio Legale del Comune.
In molti casi, i cittadini si rivolgono direttamente ai social network, diffondendo immagini di degrado con tag agli assessori competenti, agli influencer locali o ai media: un atto disperato ma spesso pi? efficace di una mail istituzionale.
Secondo recenti rilevazioni, le zone con la pi? alta incidenza di buche si trovano in:
Quadrante Est della citt? (Prenestina, Casilina, Tiburtina), dove traffico pesante e urbanizzazione selvaggia hanno eroso la rete stradale.
Municipio VIII e XI, dove la manutenzione straordinaria ? carente da oltre dieci anni.
Centro storico, dove il rifacimento dei sampietrini avviene lentamente e in modo frammentato.
Aurelia, Nomentana e Appia Nuova, arterie che subiscono degrado ciclico.
Al contrario, alcune zone periferiche come il Municipio XV (zona Cassia/Giustiniana) o alcune aree del Municipio II hanno mostrato una migliore gestione, grazie a fondi mirati e programmazione straordinaria.
Il tema delle buche ? anche una cartina tornasole del fallimento di governance urbana. Ogni giunta promette piani straordinari di asfaltatura e ripristino, ma spesso si tratta di interventi spot, di breve durata, affidati a subappalti con materiali scadenti. Mancano manutenzioni cicliche, mappature aggiornate e interventi
Redazione
Autore dell'articolo
Giornalista e scrittore appassionato di politica, tecnologia e società. Racconta storie con chiarezza e attenzione ai dettagli.
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