Marted? 21 gennaio, per i residenti di via Ilaria Alpi a Pescara, non ? stato un risveglio, ma l'ennesima, amara conferma di un incubo che si ripete. Il cortile del loro condominio, invece di offrire un barlume di normalit?, si ? trasformato in una discarica a cielo aperto, testimonianza raccapricciante di un degrado che le autorit? sembrano ostina
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Basta uno sguardo alle "foto documentate" dagli stessi esasperati abitanti per capire la gravit? della situazione: bombole del gas, sedie di ferro contorte, avanzi di cibo putrefatto, una bicicletta rotta e vestiti vecchi, persino un intero bidone di immondizia casalinga riversato senza ritegno. Non si tratta di un incidente isolato, ma, come sottolinea il consigliere regionale Guerino Testa, dell'azione "scellerata di chi continua a spadroneggiare nell?incivilt?", mettendo a repentaglio la sicurezza e la salute di chi, a via Ilaria Alpi, cerca ancora di vivere dignitosamente.
Il cuore del problema pulsa al civico 23, un palazzo adiacente tristemente noto non solo per i suoi problemi strutturali ? con la temuta presenza di cemento-amianto e un deterioramento generale che espone a "gravi rischi la salute delle persone" ? ma anche per una "difficile convivenza tra diverse realt? sociali". Questa non ? una semplice questione di "vicinato"; si traduce in episodi di "elevata pericolosit?", come i tentati accoltellamenti avvenuti nel vicino parco, ormai impraticabile per i residenti.
L'intero agglomerato urbano ? diventato un "territorio senza regole", dove i cittadini onesti si sentono "in balia" di una situazione fuori controllo.
L'appello disperato di queste "persone per bene, oramai logorate da una situazione non pi? gestibile e in continuo peggioramento", ? caduto nel vuoto per anni. Nonostante le "svariate denunce", l'ultima delle quali una lettera personale al sindaco Carlo Masci nel settembre scorso, nulla ? cambiato. La richiesta di un "piano di rigenerazione urbana" che non si limiti al solo "ferro di cavallo" ma abbracci l'intero rione di Rancitelli, appare come un grido nel deserto.
Nel frattempo, mentre le istituzioni discutono di "politiche per l?abitare, sociali e per la sicurezza" in riunioni regionali, i residenti di via Ilaria Alpi sono costretti a pagare di tasca propria. Questa mattina hanno dovuto far ripulire il cortile e dovranno sostenere le spese per riparare una parte del muro di recinzione, danneggiato dagli urti degli oggetti pesanti lanciati. La loro esasperazione ha raggiunto il culmine: dopo anni di denunce ignorate, hanno annunciato l'intenzione di portare la loro drammatica situazione "sulla ribalta nazionale", rivolgendosi persino a programmi televisivi. Un gesto estremo, che evidenzia la totale sfiducia nelle istituzioni locali e la disperata ricerca di aiuto da parte di chi dovrebbe tutelarli.
Redazione
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Giornalista e scrittore appassionato di politica, tecnologia e società. Racconta storie con chiarezza e attenzione ai dettagli.
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