EXECUTIVE SUMMARY La città di Pescara sta attraversando una delicata fase di transizione identitaria. Il tentativo dell'amministrazione di riposizionare il brand urbano verso valori di sostenibilità e smart mobility (incentivo alla filovia, disincentivo all'auto privata) ha innescato una crisi di relazione con uno dei principali stakeholder del territorio: il comparto commerciale e artigianale.
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Attualmente, sul "prodotto Pescara" insistono due narrazioni opposte che generano dissonanza cognitiva nel city user (cittadino e turista):
La Narrazione Istituzionale (Rebranding Green): Il Sindaco Masci promuove una visione a lungo termine. Il rincaro dei parcheggi non è presentato come una leva fiscale, ma come uno strumento di nudge (spinta gentile) comportamentale: scoraggiare la sosta lunga per favorire la rotazione e l'uso del trasporto pubblico (Filovia). L'obiettivo è elevare la reputazione di Pescara a città europea, moderna e sostenibile.
La Narrazione dei Merchant (Resistenza e Crisi): Le associazioni di categoria (Confcommercio, Confesercenti, Cna, Confartigianato) descrivono una città "ostile" all'accessibilità. Cantieri, T-Red e caro-parcheggi vengono assemblati in un unico storytelling di crisi: "Pescara è irraggiungibile e costosa". Questa narrazione colpisce direttamente l'asset storico della città: l'attrattività per lo shopping e il tempo libero.
La tempistica della delibera (pre-natalizia) ha amplificato i rischi su tre fronti:
Brand Sentiment: Il sentiment online e offline rischia di polarizzarsi negativamente. La minaccia di sciopero comunica all'esterno un'immagine di instabilità e disagio, potenzialmente dissuasiva per i flussi turistici di prossimità che vedono nel "Natale a Pescara" una tradizione consolidata.
Stakeholder Engagement: La denuncia di "mancato confronto" da parte delle sigle sindacali evidenzia una falla nel processo di governance partecipata. In termini di reputazione, l'assenza di concertazione viene percepita come arroganza istituzionale, minando la fiducia nel decisore pubblico.
User Experience (UX) Urbana: L'intervento dell'ACI certifica tecnicamente il rischio di un peggioramento dell'esperienza utente. Se l'aumento delle tariffe non sarà accompagnato da un'immediata ed efficiente alternativa di mobilità (percepita come tale dall'utente), il risultato sarà la frustrazione del visitatore, che potrebbe scegliere competitor territoriali (centri commerciali periferici o città limitrofe).
3. Punti di Forza e Debolezza della Strategia Comunicativa
L'Amministrazione (Sindaco Masci):
Punto di forza: Coerenza con i trend globali (ESG, sostenibilità). Il messaggio "l'auto ferma non crea valore, la mobilità sì" è moderno e difendibile su scala macro.
Punto di debolezza: Deficit di empatia nel breve periodo. La risposta tecnica ("le tariffe sono le più basse d'Italia") non intercetta l'ansia economica dei commercianti. Manca una comunicazione dei benefici immediati per bilanciare i costi percepiti.
Le Associazioni:
Punto di forza: Capacità di mobilitazione emotiva. Difendono il tessuto economico locale e toccano tasti sensibili per l'opinione pubblica (inflazione, crisi del commercio).
Punto di debolezza: Visione conservativa. L'opposizione a oltranza rischia di apparire retrograda se non accompagnata da proposte alternative di mobilità, ancorando la città a modelli di fruizione auto-centrici ormai superati.
4. Conclusioni e Prospettive per il City Branding
Per salvaguardare la City Reputation di Pescara, è necessario spostare il dibattito dallo scontro ideologico (Auto vs Bus) alla soluzione di servizio. Il brand Pescara non può permettersi di perdere l'etichetta di "Città del Commercio", ma deve evolverla in "Città dello Shopping Sostenibile". La soluzione per uscire dall'impasse reputazionale risiede nella comunicazione integrata: l'amministrazione deve dimostrare, dati alla mano, che la rotazione dei parcheggi aumenta le opportunità di vendita e non le diminuisce, mentre i commercianti devono essere ingaggiati come partner attivi della transizione ecologica, magari attraverso incentivi o convenzioni per i clienti (es. ticket bus rimborsato a fronte di acquisti), trasformando il conflitto in una strategia win-win.
Per rendere questa analisi azionabile, posso elaborare:
Un "Crisis Communication Plan" per il Comune: 5 punti chiave per spiegare la manovra ai cittadini senza alienare i commercianti.
Una Strategia di "Counter-Narrative" per le Associazioni: Come protestare proponendo un modello alternativo di mobilità che tuteli il business.
Un testo per una "Landing Page" informativa: Da usare per spiegare ai cittadini le nuove tariffe e i vantaggi (es. abbonamenti residenti).
Redazione
Autore dell'articolo
Giornalista e scrittore appassionato di politica, tecnologia e società. Racconta storie con chiarezza e attenzione ai dettagli.
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Sindaco Masci Carlo