Smart City: criteri e metodi per stabilire le priorità di investimento

Quando un’amministrazione si trova davanti a un elenco di progetti per trasformare la città in chiave “smart”, la difficoltà non sta nell’immaginare soluzioni innovative, ma nel decidere quali finanziare prima.

12 agosto 2025 22:12 82
Smart City: criteri e metodi per stabilire le priorità di investimento
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Quando un’amministrazione si trova davanti a un elenco di progetti per trasformare la città in chiave “smart”, la difficoltà non sta nell’immaginare soluzioni innovative, ma nel decidere quali finanziare prima. Comunità energetiche, reti intelligenti, piattaforme dati, sistemi di raccolta rifiuti avanzati, digital twin e telemedicina sono tutte proposte valide e urgenti, ma la sfida è ordinarle secondo criteri chiari. Un recente studio propone un modello decisionale che combina i criteri STEEP (Sociali, Tecnologici, Economici, Ambientali e Politico-istituzionali), la logica fuzzy intuizionista e strumenti di multi-criteria decision making come IF-SWARA e IF-CODAS. Questo approccio consente di valutare i progetti riducendo l’impatto dell’incertezza e rendendo trasparenti le motivazioni delle scelte.

Il punto di partenza è definire i criteri STEEP, che comprendono l’impatto sulle persone, il livello di maturità tecnologica, la sostenibilità economica, gli effetti ambientali e la coerenza normativa. Con IF-SWARA, gli esperti attribuiscono un peso a ciascun criterio, potendo esprimere anche il grado di incertezza del proprio giudizio; questa incertezza viene trasformata in un valore numerico e integrata nel calcolo. Successivamente, con IF-CODAS si misura quanto ogni progetto si discosti da un’ipotetica “soluzione peggiore”: maggiore è la distanza, più alta sarà la priorità.

In un caso studio, la smart grid ha ottenuto il punteggio più alto, seguita dalla gestione intelligente dei rifiuti, mentre la sanità digitale, pur avendo un grande valore sociale, è risultata meno urgente a causa di complessità di governance, problematiche di privacy e costi operativi (OPEX) elevati. In questo contesto, è fondamentale distinguere tra CAPEX (spese in conto capitale per beni durevoli come infrastrutture, impianti, hardware) e OPEX (costi ricorrenti di gestione e manutenzione come energia, personale, licenze). La valutazione del ciclo di vita (LCC) aiuta a scegliere tra un investimento iniziale più alto con costi operativi ridotti o, al contrario, un esborso iniziale contenuto con spese annuali più elevate.

Non esiste una classifica fissa e universale: i risultati variano se cambiano i pesi assegnati ai criteri. Ad esempio, se un’amministrazione decide di dare priorità all’equità sanitaria, la telemedicina può scalare rapidamente posizioni. La sensibilità del metodo consente di valutare come modifiche del 10-20% sui pesi o l’introduzione di nuovi indicatori possano influenzare la graduatoria.

L’applicazione pratica richiede criteri ben definiti, indicatori misurabili, dati affidabili e un confronto strutturato tra i vari attori coinvolti, come Comune, aziende di servizi e sistema sanitario. Una volta impostato, il modello può essere aggiornato annualmente con dati su consumi, emissioni, costi e performance, permettendo un riordino rapido delle priorità.

Per progettisti, gestori e urbanisti, questo sistema offre un modo per collegare le decisioni di investimento a KPI concreti, garantire trasparenza e rendicontabilità, e integrare aspetti ambientali, sociali ed economici nella pianificazione urbana. La sua forza sta nel combinare una visione dall’alto, data dalla griglia STEEP che fornisce una mappa complessiva, con una prospettiva dal basso, offerta dalla logica fuzzy che coglie esitazioni e sfumature nei giudizi.

Questa doppia prospettiva consente di stabilire priorità senza perdere di vista la complessità reale della città e delle decisioni di investimento.

Domande frequenti

È la percezione complessiva che cittadini, turisti e investitori hanno di una città, basata su fattori economici, sociali, culturali e ambientali.
Una buona reputazione attira investimenti, turismo, talenti e migliora la qualità della vita dei residenti.
Attraverso indicatori come sicurezza, infrastrutture, servizi pubblici, sostenibilità, attrattività turistica e soddisfazione dei cittadini.
Perdita di investimenti, calo del turismo, difficoltà a trattenere imprese e talenti, peggioramento della coesione sociale
Con azioni concrete in settori chiave: sostenibilità ambientale, innovazione tecnologica, inclusione sociale, trasparenza amministrativa e promozione culturale.

Redazione

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Giornalista e scrittore appassionato di politica, tecnologia e società. Racconta storie con chiarezza e attenzione ai dettagli.

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