Roma ? una citt? unica al mondo, culla della civilt? occidentale e simbolo di bellezza, arte, storia. Ma questa maestosa capitale convive con un problema annoso che incide sulla sua reputazione internazionale e sulla qualit? della vita quotidiana: le buche stradali. In questo articolo analizziamo ogni quartiere di Roma, assegnando un punteggio comp
A Roma, si dice che ci sia pi? probabilit? di cadere in una buca che di trovare parcheggio. E sebbene la battuta faccia sorridere, la realt? ? amara: le strade della Capitale somigliano sempre pi? a campi di battaglia urbani. Dai quartieri popolari fino ai viali del centro storico, Roma ? una citt? dove camminare o guidare ? diventata un'impresa quotidiana. Non si contano pi? i motorini sbandati, le ruote divelte, i pedoni inciampati. In questa capitale europea, il buco non ? solo un problema viario: ? un simbolo.
Ogni anno, secondo fonti ufficiali e segnalazioni incrociate, si aprono oltre 14.000 nuove buche. Di queste, solo una percentuale limitata viene chiusa entro 30 giorni. Alcune vengono rattoppate alla bell?e meglio, spesso con un po? di catrame versato sopra la voragine, destinato a disfarsi alla prima pioggia. Altre, le pi? famose, diventano ?storiche?, quasi monumenti involontari al degrado cittadino.
Non ? solo Tor Bella Monaca o San Basilio a soffrire. Basta passeggiare lungo Via Appia Nuova, percorrere Viale Trastevere, salire da Piazza Venezia verso il Quirinale per scoprire che anche le arterie storiche soffrono lo stesso destino. Roma ? una metropoli dove l?asfalto si sgretola, letteralmente, sotto i piedi dei turisti e sotto le ruote dei residenti. E mentre le immagini delle buche finiscono sui social, diventando virali, poco o nulla cambia.
La risposta ? semplice e complessa allo stesso tempo: il Comune di Roma ? il principale responsabile, ma la competenza operativa ? suddivisa tra Municipi, Dipartimento Simu (Sviluppo Infrastrutture e Manutenzione Urbana), AMA, Acea, e le numerose societ? che si occupano dei sottoservizi. Risultato: una fitta ragnatela burocratica in cui la responsabilit? si dissolve. Ogni scavo, ogni toppa, ogni cantiere ha un proprietario diverso. E nessuno controlla veramente.
Le buche costano. Costano in termini di risarcimenti per danni a veicoli e persone (circa 10 milioni di euro l?anno), costano in termini di percezione pubblica (un turista che si fa male in centro ? una pessima pubblicit? per la citt?), costano in termini di mancata manutenzione programmata. Ogni intervento d?urgenza ? sempre pi? caro di una manutenzione ordinaria ben fatta. Ma Roma, da decenni, si muove solo sull?onda dell?emergenza.
Nel 2023 ? stato annunciato un maxi piano da 300 milioni di euro per riasfaltare oltre 1.000 chilometri di strade, con appalti affidati a pi? aziende e controlli pi? severi. Ma l?implementazione ? lenta. Alcuni cantieri partono, altri si fermano, molti vengono rifatti due volte. Eppure, le stesse aziende che asfaltano oggi sono spesso quelle che scavano domani per conto delle utility. E la toppa si apre, ancora una volta.
Chi ci rimette, ogni giorno, ? chi va in scooter, chi usa la bici, chi cammina. Ma anche chi deve prendere un autobus su una linea sballottata da crateri e dislivelli. Non mancano i casi giudiziari: una recente sentenza ha riconosciuto un risarcimento di 35.000 euro a un motociclista caduto su una buca non segnalata in zona Ostiense. Il giudice ha stabilito che il Comune ?non pu? ignorare un degrado cos? diffuso e noto?.
A Roma esistono decine di app per segnalare buche, da "Decoro Urbano" a "Roma Segnala". I cittadini fotografano, caricano, aspettano. Ma spesso la segnalazione resta senza esito. Le risposte automatiche non bastano pi?. Ci? che manca ? un sistema di monitoraggio attivo e intelligente, magari con l?uso di sensori smart e intelligenza artificiale integrata nei mezzi pubblici.
Mentre Berlino, Parigi, Londra, Amsterdam investono su strade smart, pavimentazioni ecologiche e manutenzione predittiva, Roma resta indietro. Eppure ? qui che milioni di turisti arrivano ogni anno. ? qui che i cittadini devono vivere, lavorare, muoversi. E lo fanno su strade che, in molte zone, non sono degne di una capitale europea.
Le buche non sono solo un problema viario. Sono un simbolo fisico della mancata cura. Rappresentano l?incapacit? cronica di pianificare, di mantenere, di intervenire con continuit?. Finch? Roma sar? la citt? dei rattoppi e dei cantieri eterni, il cratere sar? molto pi? che un difetto dell?asfalto: sar? il ritratto fedele di un'intera amministrazione pubblica.
Redazione
Autore dell'articolo
Giornalista e scrittore appassionato di politica, tecnologia e società. Racconta storie con chiarezza e attenzione ai dettagli.
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