Reputazione del quartiere di San Donato in Via Lago di Borgiano Pescara: Prostituzione, spaccio di Droga

Via Lago di Borgiano, nel quartiere San Donato di Pescara, è tristemente nota come una delle zone più problematiche della città in termini di criminalità e degrado. Negli ultimi decenni si è consolidata come un punto critico per lo spaccio di stupefacenti, tanto da essere soprannominata “fortino della droga” da diversi esponenti politici locali.

26 agosto 2025 11:34 446
Reputazione del quartiere di San Donato in Via Lago di Borgiano Pescara: Prostituzione, spaccio di Droga
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PESCARA

San Donato

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Lungo la via e nei palazzi popolari circostanti si registra un via vai continuo di tossicodipendenti, spacciatori e persone in difficoltà, che alimentano una reputazione estremamente negativa. Questo reportage approfondisce la situazione attuale, il contesto storico, gli interventi delle autorità e le percezioni dei residenti, delineando il quadro di un quartiere che da anni vive tra degrado e tentativi di riscatto.

Situazione attuale: tra droga e criminalità

Oggi via Lago di Borgiano rappresenta uno degli epicentri dello spaccio cittadino. In un edificio di edilizia popolare, interi piani sono stati occupati abusivamente e trasformati in vere e proprie basi operative per lo smercio di droga. Alcuni locali di sgombero, privi di servizi essenziali, sono stati adattati a “stanze del buco”, dove i tossicodipendenti consumano le sostanze acquistate. Le scale e i pianerottoli si presentano sporchi, pieni di immondizia, siringhe usate, bustine di cellophane e fazzoletti insanguinati. Non è raro vedere file di persone in attesa di comprare la propria dose, in una scena che ricorda un supermercato della droga a cielo aperto.

I residenti onesti che ancora vivono nello stabile parlano di una convivenza insostenibile. Le famiglie denunciano litigi, minacce e violenze da parte degli occupanti abusivi che non tollerano proteste. Alcune madri si dicono disperate per i propri figli, costretti a crescere in un ambiente inquinato dalla droga e dal degrado. Nelle strade limitrofe è diffusa anche la prostituzione di strada, spesso collegata al consumo di crack e altre sostanze. La percezione generale è di insicurezza costante e di abbandono da parte delle istituzioni.



Contesto storico ed evoluzione del quartiere

Il quartiere San Donato, nato come area di edilizia popolare negli anni Settanta e Ottanta, ha sempre convissuto con problemi di marginalità sociale. I palazzi costruiti per fronteggiare l’emergenza abitativa sono presto diventati teatro di occupazioni abusive e, dagli anni Ottanta, di traffici di droga organizzati. Clan locali e famiglie criminali hanno trasformato interi blocchi in centri di spaccio, attirando tossicodipendenti da tutta la regione. La zona ha così acquisito la fama di “bronx” di Pescara, con fenomeni di degrado ambientale, presenza di vedette, minorenni utilizzati per consegne e siringhe abbandonate nei parchi.

Nel 2016, il terremoto del Centro Italia ha evidenziato gravi problemi strutturali in tre palazzi di via Lago di Borgiano, dichiarati a rischio statico e quindi sgomberati. Circa 236 persone furono costrette a lasciare le proprie case e ricollocate altrove. Gli edifici, rimasti vuoti e in attesa di demolizione, diventarono luoghi di intrusioni e vandalismi. Solo nel 2022 furono definitivamente abbattuti, con la promessa di realizzare al loro posto una piazza. L’intervento, dal costo complessivo di alcuni milioni di euro, ha rappresentato un simbolo di rinascita, ma i ritardi nei lavori e la lentezza della riqualificazione hanno alimentato malcontenti.

Iniziative delle autorità e interventi di riqualificazione

Le istituzioni hanno puntato su due linee principali: riqualificazione urbanistica e incremento della sicurezza. Dal punto di vista edilizio, l’abbattimento dei palazzi fatiscenti è stato accompagnato da progetti di recupero delle palazzine rimaste, con lavori di rifacimento delle facciate, isolamento termico, nuove reti fognarie e ristrutturazioni finanziate anche con fondi del PNRR. È prevista la creazione di una nuova piazza, di spazi verdi attrezzati e di impianti sportivi, con l’obiettivo di restituire dignità al quartiere.

Sul fronte della sicurezza, le forze dell’ordine effettuano blitz frequenti e controlli mirati, sequestrando stupefacenti e denunciando spacciatori. Tuttavia, gli interventi vengono percepiti come temporanei: appena la pressione si allenta, lo spaccio riprende con la stessa intensità. Alcuni politici hanno chiesto un presidio fisso delle forze dell’ordine e lo sgombero definitivo degli alloggi occupati. Parallelamente, il Comune ha investito nell’installazione di telecamere di sorveglianza e nel potenziamento dell’illuminazione, mentre associazioni e progetti sociali hanno portato iniziative culturali e artistiche per coinvolgere i giovani del quartiere.



Domande frequenti

È considerata una delle zone più degradate di Pescara, sinonimo di spaccio, violenza e degrado urbano
La sicurezza percepita è bassa: i residenti convivono con spacciatori, tossicodipendenti e ambienti poco salubri. Molti evitano la zona dopo il tramonto.
Spaccio di eroina, cocaina e crack, prostituzione di strada, occupazioni abusive e abbandono di rifiuti
Con blitz e pattugliamenti frequenti, ma senza una presenza continua. I controlli spesso non bastano a smantellare il mercato della droga.
Sì, demolizione dei palazzi fatiscenti, creazione di una piazza, riqualificazione del parco e ristrutturazione delle facciate con fondi pubblici.
Tra paura e rassegnazione. Molti denunciano abbandono istituzionale e chiedono interventi urgenti per i loro figli.
Fortemente negativo. Le case della zona hanno scarso valore di mercato e la domanda è molto bassa.
Telecamere di videosorveglianza, illuminazione rafforzata, operazioni interforze e comitati per la sicurezza pubblica.
No, fa parte di un problema più ampio che coinvolge anche Rancitelli, Fontanelle e altri quartieri popolari della città.
Se i progetti verranno realizzati e i controlli mantenuti costanti, la zona potrebbe cambiare volto. Ma i tempi saranno lunghi e l’esito dipende dalla continuità degli interventi.

Redazione

Autore dell'articolo

Giornalista e scrittore appassionato di politica, tecnologia e società. Racconta storie con chiarezza e attenzione ai dettagli.

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