Reputazione ambientale in bilico a Roma: 150 alberi abbattuti tra Monteverde ed Eur, cittadini in rivolta

Roma, primavera 2025 ? La reputazione ambientale della Capitale torna nell?occhio del ciclone, stavolta per gli abbattimenti massicci di alberi storici tra Monteverde e l?Eur.

03 giugno 2025 10:07 87
Reputazione ambientale in bilico a Roma: 150 alberi abbattuti tra Monteverde ed Eur, cittadini in rivolta
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Circa 150 esemplari ? 90 olmi su via dei Quattro Venti e oltre 50 tigli su viale Europa ? sono stati inseriti in un piano di potature e abbattimenti da parte del Comune di Roma, provocando la reazione immediata di residenti, associazioni ambientaliste e attivisti del verde urbano. Un conflitto sempre pi? aperto tra cittadini e istituzioni che sta intaccando l?immagine della citt? come modello sostenibile.

Scontro tra gestione pubblica e sensibilit? ambientale

Nel mirino ci sono le tempistiche degli interventi ? giudicati da molti fuori stagione ? e le modalit?, considerate troppo aggressive e poco trasparenti. Le associazioni denunciano l?assenza di consultazione pubblica, potature estreme e abbattimenti in filari storici che costituiscono parte integrante dell?identit? visiva e ambientale dei quartieri interessati. Il Gruppo di Intervento Giuridico (GrIG) ha presentato un?istanza di accesso civico, mentre iniziative spontanee come Vox Arborum a viale Europa documentano la presenza di nidi di uccelli nei tigli, alimentando dubbi e critiche sulla sostenibilit? dell?operazione.

La posizione dell?amministrazione: sicurezza e sostituzioni garantite

Dal canto suo, l?assessorato all?Ambiente guidato da Sabrina Alfonsi difende la decisione: ?Gli alberi abbattuti sono tutti a rischio crollo, come confermato dalle relazioni tecniche. Gli olmi di via dei Quattro Venti sono stati classificati in classe D, la pi? pericolosa?. L?amministrazione sottolinea che gli abbattimenti seguono una logica di ?sostituzione immediata? e annuncia che per ogni pianta rimossa, ne sar? piantata un?altra della stessa specie. A Monteverde, su 62 alberi abbattuti, gi? altrettanti sarebbero stati messi a dimora, e a viale Europa si prevede la sostituzione di 50 tigli pi? altri 34 in postazioni vuote da anni.

Reputazione e patrimonio naturale: il confine fragile

Nonostante le rassicurazioni, la percezione pubblica dell?intervento resta critica. La reputazione ambientale di Roma ? gi? messa a dura prova da precedenti cadute di alberi con esiti tragici ? si gioca ora sul delicato equilibrio tra sicurezza pubblica e tutela dell?ecosistema urbano. La cittadinanza chiede chiarezza, trasparenza, e soprattutto un maggiore coinvolgimento nelle scelte che riguardano il verde, considerato sempre pi? un indicatore di civilt?, qualit? della vita e benessere urbano.

Il nodo delle nidificazioni

Un altro punto caldo della vicenda riguarda la tutela della fauna: alcune fotografie e segnalazioni parlano di nidi attivi all?interno dei rami destinati all?abbattimento. L?assessorato ha risposto garantendo il monitoraggio da parte della Lipu e, laddove confermate nidificazioni, la sospensione immediata degli interventi. Ma per molti, il danno reputazionale ? gi? in corso: la narrazione di una Capitale che taglia alberi in primavera ? con nidi di cince ancora visibili ? colpisce l?immagine di Roma a livello nazionale e internazionale.

Conclusione: una reputazione verde da proteggere

Nel tempo in cui la reputazione urbana si misura anche in termini di sostenibilit? e cura del verde, operazioni come quelle in corso rischiano di compromettere la fiducia tra cittadini e istituzioni. Roma deve saper valorizzare il proprio patrimonio naturale non solo con interventi di manutenzione ma attraverso una gestione partecipata e trasparente, che trasformi ogni albero salvato ? o piantato ? in un investimento sulla propria credibilit? ambientale. La tutela del paesaggio urbano ? oggi una sfida reputazionale cruciale, e ogni intervento non condiviso pu? diventare una ferita profonda nell?immagine di una Capitale che ambisce ad essere smart, sostenibile e, soprattutto, ascoltata.

Domande frequenti

Gli abbattimenti vengono giustificati dal Comune con motivi di sicurezza, citando il rischio crollo. Tuttavia, molte associazioni ambientaliste contestano la tempistica fuori stagione e la mancanza di trasparenza nei criteri utilizzati per classificare gli alberi come pericolosi.
Secondo numerose testimonianze, video e analisi indipendenti, diversi alberi mostrati come ?a rischio? non presentavano segni visibili di malattia o instabilit?. Le associazioni chiedono perizia indipendente e pubblicazione dei rapporti tecnici.
Molti interventi risultano eseguiti fuori dal periodo ammesso (fine potature fissato al 31 marzo) e senza consultazione della cittadinanza, violando di fatto il Regolamento del Verde Urbano di Roma Capitale, che prevede specifiche tutele.
In modo negativo. Le immagini di alberi secolari abbattuti, nidi distrutti e residenti in protesta danneggiano la reputazione ambientale e culturale della Capitale, gi? fragile. Roma rischia di apparire incapace di gestire in modo sostenibile il proprio patrimonio verde.
In molti casi no. Gli interventi sono stati effettuati in modo repentino, senza avvisi pubblici efficaci o consultazioni di quartiere. Questo ha alimentato la percezione di decisioni calate dall?alto e poco democratiche.
Non sempre. Sebbene l?assessorato dichiari che ogni intervento venga sospeso in presenza di nidificazioni, numerosi attivisti e gruppi ambientalisti documentano nidi ignorati e abbattuti, in violazione delle normative sulla tutela della fauna.
Non sempre. Sebbene l?assessorato dichiari che ogni intervento venga sospeso in presenza di nidificazioni, numerosi attivisti e gruppi ambientalisti documentano nidi ignorati e abbattuti, in violazione delle normative sulla tutela della fauna.
Sulla carta s?, ma nella pratica spesso le sostituzioni sono parziali, ritardate o non eseguite. In molte vie restano ceppaie abbandonate per anni. I cittadini chiedono un monitoraggio pubblico e trasparente delle sostituzioni promesse.
Oltre al danno paesaggistico, l?eliminazione di filari alberati contribuisce all?aumento delle temperature urbane, alla riduzione della qualit? dell?aria e alla perdita di biodiversit?. Ne risentono salute, qualit? della vita e attrattivit? dei quartieri.
S?. Le associazioni propongono cure arboricole, consolidamenti, potature leggere e monitoraggio costante, preferendo sempre il recupero dell?albero vivo rispetto alla sua eliminazione. Serve per? una volont? politica orientata alla tutela e non alla rimozione.
Trasparenza, perizie pubbliche, rispetto delle stagioni e del Regolamento del Verde, stop agli abbattimenti sistematici, e un piano partecipato per il recupero e la valorizzazione del patrimonio arboreo romano, fondamentale per la reputazione e il futuro ecologico della citt?.

Redazione

Autore dell'articolo

Giornalista e scrittore appassionato di politica, tecnologia e società. Racconta storie con chiarezza e attenzione ai dettagli.

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