Me lo chiedono spesso, amici e parenti rimasti intrappolati nel traffico e negli affitti folli delle grandi citt?: ?Ma perch? proprio l'Abruzzo? Cosa ci trovi l?, in mezzo alle montagne??.
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Sorrido sempre prima di rispondere, perch? so che non potr? mai spiegare a parole, fino in fondo, la sensazione che provo ogni mattina aprendo la finestra. Ma ci provo lo stesso, e questo ? il mio tentativo di portarti qui con me, almeno per un po'.
Non sono arrivato qui per caso. Ci sono arrivato per sfinimento. Sfinimento da una vita scandita dal rumore della metropolitana, da un cielo grigio e da uno stipendio che finiva ancor prima di iniziare, divorato da un affitto per 30 metri quadri che chiamavano "bilocale". Un giorno mi sono guardato allo specchio e mi sono chiesto se quella fosse davvero la vita che volevo. La risposta era un "no" che gridava cos? forte da far tremare i vetri.
Ho iniziato a cercare un'alternativa, un luogo che non mi chiedesse di barattare la mia anima per la mia sopravvivenza. Cercavo una cosa semplice: un equilibrio. E l'ho trovato qui, in questa regione plurale, scontrosa e meravigliosa, che sa essere aspra come le rocce del Gran Sasso e dolce come le colline che scivolano verso il mare.
Il primo shock, quello vero, l'ho avuto quando ho iniziato a guardare il mercato immobiliare. Venendo da Milano, ero abituato a pensare in termini di "sacrifici". Qui ho dovuto reimparare il significato della parola "opportunit?". Ricordo ancora le prime ricerche online: le cifre che vedevo mi sembravano errori di battitura. Un bilocale a Pescara, la citt? pi? dinamica, in una zona residenziale e servita? Con 500-600 euro al mese te la cavi. E non parlo di un buco, parlo di una casa vera, con stanze luminose e magari un balcone.
Ma la vera magia, per me, si ? svelata appena mi sono allontanato dalla costa. Ho iniziato a esplorare i borghi, quei nidi di pietra aggrappati alle colline nelle province di Chieti o Teramo. L?, il concetto di affitto assume contorni quasi surreali. Ho visto appartamenti spaziosi, a volte con un piccolo orto, affittati per 300-400 euro. Ho visitato case indipendenti, nel silenzio rotto solo dal suono delle campane, che costavano meno del mio vecchio posto auto in citt?.
E l'acquisto? ? un sogno realizzabile. Qui l'idea di comprare casa non ? un'utopia per milionari. Con il prezzo di un garage a Roma, qui puoi comprare un appartamento. E se hai coraggio e voglia di metterti in gioco, puoi trovare dei ruderi nei centri storici a prezzi simbolici e, con i bonus per la ristrutturazione, tirare su la casa dei tuoi sogni. La mia scelta alla fine ? caduta su una piccola casa in un paese collinare in provincia di Teramo. Ha un piccolo giardino dove coltivo i miei pomodori e una vista sulla "Bella Addormentata", il profilo del Gran Sasso che sembra una donna distesa. Ogni mattina, quella vista mi ripaga di qualunque cosa.
Ho dovuto rieducare il mio palato e le mie abitudini. Ho abbandonato la spesa triste e asettica nei mega supermercati aperti h24. Il mio rito, ora, ? il mercato settimanale. Ogni paese ne ha uno. Non ? solo un luogo dove comprare cibo, ? il cuore sociale della comunit?.
Vado al mercato e non compro solo verdura, compro le storie. Parlo con la signora Anna che ha l'orto dietro casa e mi dice quali sono i fagiolini pi? teneri. Chiedo a Franco, il macellaio, il pezzo migliore per fare gli arrosticini sulla brace, e lui non solo me lo d?, ma mi racconta anche l'ultima partita della squadra del paese. Compro il formaggio pecorino direttamente dal pastore che scende dalla montagna, un formaggio che sa di erbe selvatiche e di aria pulita.
E il costo di tutto questo? Irrisorio. Faccio una spesa per tutta la settimana con 50-60 euro, portando a casa prodotti di una qualit? che in citt? avrei pagato il triplo, etichettati come "gourmet". Il vino Montepulciano lo compro sfuso dalla cantina sociale, l'olio extra vergine lo prendo da un amico che ha un piccolo uliveto. Capisci cosa intendo quando parlo di valore e non solo di costo?
Siamo onesti, qui c'? un compromesso da accettare. Se non vivi nel centro di Pescara, l'auto ? indispensabile. Il trasporto pubblico esiste, la TUA fa del suo meglio per collegare la regione, ma non puoi pensare di vivere la vera essenza dell'Abruzzo affidandoti solo agli autobus. I borghi pi? belli, i sentieri pi? nascosti, le calette pi? segrete si raggiungono solo con le proprie ruote.
Quindi s?, devi mettere in conto il costo della benzina, dell'assicurazione, del bollo. Ma questa "schiavit?" si trasforma in una libert? impagabile. La libert? di decidere la domenica mattina di andare a sciare a Roccaraso e, sulla via del ritorno, fermarti a Sulmona a mangiare un piatto di pasta alla chitarra. La libert? di guidare per chilometri senza incontrare un semaforo, con i finestrini abbassati e il profumo della campagna che ti riempie i polmoni. Il traffico, quello vero, quello che ti blocca per ore, ? un ricordo sbiadito. Il tempo che risparmio ogni giorno non stando in coda ? forse il guadagno pi? grande.
Ho imparato a conoscere questa regione esplorandola palmo a palmo, e ho capito che non esiste "un" Abruzzo, ma ne esistono almeno quattro, uno per ogni provincia.
La provincia di Pescara ? la mia scarica di adrenalina. Pescara ? la citt? che non si ferma mai. ? il lungomare pieno di vita, ? il Ponte del Mare che si illumina la sera, ? il corso pieno di negozi, ? l'aperitivo del gioved? sera in "via delle caserme". ? il mio contatto con il mondo, con il suo aeroporto e la sua stazione. ? moderna, a volte caotica, ma incredibilmente viva. ? dove vado quando ho bisogno di sentirmi al centro di qualcosa.
La provincia di Chieti ? un viaggio nel tempo. Salire a Chieti Alta ? come entrare in un'altra dimensione. Lasci il rumore della vallata e ti ritrovi in un salotto elegante e silenzioso, tra templi romani e musei che custodiscono tesori inestimabili. Ma il mio cuore, in questa provincia, batte lungo la Costa dei Trabocchi. Percorrere quella strada, da Ortona a Vasto, con quelle strane macchine da pesca che si allungano sul mare, ? pura poesia. Fermarsi a mangiare su un trabocco, con il rumore delle onde sotto i piedi, ? un'esperienza che ti riconcilia con il mondo. E poi c'? Vasto, con il suo centro storico a picco sul mare, e Lanciano, con la sua storia fiera e il suo miracolo.
La provincia di Teramo ? il mio equilibrio. Teramo ? una citt? signorile, tranquilla, a misura d'uomo. ? il posto perfetto per una passeggiata senza meta, per scoprire un chiostro nascosto, per bersi un caff? in Piazza Martiri. Ma la vera forza di questa provincia ? la sua posizione. In mezz'ora sei sulla spiaggia di Giulianova o Roseto, con la sabbia fine e i fondali bassi. In mezz'ora sei alle pendici del Gran Sasso, pronto per un'escursione. ? la sintesi perfetta delle due anime abruzzesi.
Infine, la provincia dell'Aquila. Andare all'Aquila ? un'emozione che ti stringe la gola. Vedi le gru, certo, vedi le ferite ancora aperte di quel maledetto 2009. Ma poi alzi lo sguardo e vedi la vita che ? tornata a pulsare con una forza commovente. Vedi le piazze restaurate, le chiese che riaprono, gli studenti che affollano i locali. Parli con la gente e non senti rassegnazione, ma un orgoglio indomabile. ? una citt? che ti d? una lezione di resilienza. E tutto intorno, hai la natura pi? potente e selvaggia: l'altopiano di Campo Imperatore, che ti fa sentire in Tibet, i borghi come Santo Stefano di Sessanio o Scanno, dove il tempo si ? fermato.
Ecco, questa ? la mia vita. Una vita dove il lusso non ? l'orologio che porto al polso, ma il tempo che ho per guardare le stelle. Dove la ricchezza non ? nel conto in banca, ma nella dispensa piena di prodotti genuini. L'Abruzzo non ? un posto per tutti. Devi amarlo per i suoi silenzi, per la sua gente schietta, a volte ruvida ma dal cuore immenso. Devi essere disposto a fare qualche chilometro in pi? per trovare la bellezza.
Ma se cerchi un'esistenza pi? autentica, pi? umana, pi? sostenibile... be', allora forse dovresti farci un pensiero. E se passi di qua, fammi un fischio. Un posto a tavola e un bicchiere di vino, qui da me, si trovano sempre.
Redazione
Autore dell'articolo
Giornalista e scrittore appassionato di politica, tecnologia e società. Racconta storie con chiarezza e attenzione ai dettagli.
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