Il 7 novembre 2025, presso la Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica, la presentazione del Quarto Rapporto alla Città da parte del Sindaco Roberto Gualtieri ha rappresentato un momento cruciale di rendicontazione e posizionamento strategico. Questo appuntamento annuale non è un semplice resoconto di risultati, ma costituisce il capitolo culminante di una narrazione politica e amministrativa costruita nell’arco di quattro anni.
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La parola chiave scelta per il 2025, “Connettere”, segue in modo coerente la sequenza inaugurata negli anni precedenti—“Ripartire”, “Trasformare” e “Aprire”—e si presenta come la più ambiziosa e complessa dell’intero mandato. Essa sintetizza l’idea che l’amministrazione abbia raggiunto una maturità gestionale, dimostrata dalla mobilitazione di 14 miliardi di euro e da un tasso di successo del 90% nei bandi PNRR. Questo percorso, secondo la narrazione del Sindaco, avrebbe generato una “nuova reputazione internazionale” per Roma.
Tuttavia, questa narrazione tecnocratica e top-down si è confrontata con due eventi di forte impatto. Il primo è la tragica morte dell’operaio Octav Stroici, avvenuta nel crollo della Torre dei Conti, che ha imposto l’apertura dell’evento con un minuto di silenzio, inserendo da subito il tema della sicurezza. Il secondo è la contro-narrazione proposta dalla CISL, che ha ribaltato linguisticamente il frame comunicativo contrapponendo alla “connessione” del Sindaco la parola “partecipazione”, articolata nelle priorità “sicurezza, redditi e lavoro”.
Il Quarto Rapporto emerge così come un’operazione di reputational management efficace nel posizionare Roma come città affidabile e capace di attrarre capitali. Allo stesso tempo, rivela una vulnerabilità evidente: la difficoltà a connettere l’azione dell’amministrazione con il tessuto sociale e con i corpi intermedi, che lo scontro narrativo con la CISL e la tragedia alla Torre dei Conti hanno messo in luce.
Una parola scelta per ricostruire fiducia e coesione dopo la pandemia e la precedente gestione amministrativa. L’immagine del Sindaco “da solo sul palco” a parlare della necessità di “far ripartire la voglia di fare” ha definito il tono emotivo del mandato.
Con l’apertura dei grandi cantieri per Giubileo e PNRR, “Trasformare” è diventato il frame necessario per giustificare il disagio urbano. Dalla riqualificazione dei depositi ATAC agli investimenti nelle scuole, la parola è stata la chiave per chiedere pazienza.
L’anno del Giubileo ha segnato il passaggio dal processo al risultato. “Aprire” ha accompagnato la consegna di opere visibili: Piazza Pia, Piazza Risorgimento, i nuovi spazi pedonali, l’espansione della connettività digitale (5G, Wi-Fi gratuito).
La sintesi del mandato: non più isole di intervento, ma un sistema urbano integrato. La parola più astratta, più politica e più legata al tentativo di definire l’eredità amministrativa.
La parola guida del 2025 è stata declinata su quattro dimensioni strategiche.
Obiettivo dichiarato: ridurre la distanza materiale e simbolica tra centro e periferie, rafforzare il legame tra cittadini e istituzioni, tra passato e futuro.
Gli interventi citati come prove concrete della visione:
Riqualificazione di oltre 1.000 km di strade (500 milioni di euro)
Apertura delle nuove stazioni della Metro C
Gara aggiudicata per due nuove tramvie
Rinnovo della flotta autobus ed elettrificazione dei depositi
La promessa di coesione sociale viene sostenuta da dati quantitativi.
Due elementi chiave:
La nuova app “Roma Capitale”
“Julia 3.0”, definita “prima intelligenza generativa urbana”
Un tentativo di aggiornare l’immagine internazionale della città, posizionandola nel campo dell’innovazione tecnologica.
La strategia mira a connettere Roma ai flussi di capitale, valorizzando il ruolo dei partenariati pubblico-privati. È stato sottolineato come i volumi del project financing siano equivalenti a quelli del PNRR e del Giubileo combinati: un dato usato per dimostrare un rinnovato livello di fiducia del mercato.
L’amministrazione ha riunito Giubileo, PNRR, fondi europei, fondi statali e PPP in un’unica cornice strategica. Un’operazione di branding volta a presentare un piano coerente e di vasta portata.
95% degli avvisi pubblici PNRR a cui Roma ha partecipato
90% di successo
277 progetti per 1,2 miliardi (Roma Capitale)
500 interventi totali a livello metropolitano (2,4 miliardi)
Lo Stato dei Cantieri e “Caput Mundi”
70% cantieri aperti a fine 2024, 90% nel primo semestre 2025
Tutte le principali gare aggiudicate
Programma “Caput Mundi”: 500 milioni per 335 interventi culturali e monumentali
Ha introdotto un frame emotivo di “sicurezza” che ha influenzato la percezione complessiva dell’evento.
La CISL ha ribaltato il concetto di “Connettere” imponendo “Partecipazione”, e puntando su:
sicurezza
redditi
lavoro
Ha utilizzato la metafora della rete—cara al Sindaco—per evidenziare la mancanza di coinvolgimento dei corpi intermedi.
Il Quarto Rapporto ha consolidato l’immagine di un’amministrazione competente, capace di attrarre e gestire risorse ingenti. La reputazione di Roma come città “governabile” e “affidabile” ne esce rafforzata, e questo costituisce la base della richiesta del Sindaco al Governo di maggiori fondi per la Capitale.
Tuttavia, la strategia di “Connettere” mostra limiti evidenti: è una visione infrastrutturale e verticale che fatica a dialogare con il mondo del lavoro e con la dimensione umana della sicurezza. La collisione con la CISL e la tragedia della Torre dei Conti hanno evidenziato questa fragilità.
In sostanza, Gualtieri ha costruito una narrazione amministrativa forte, ma rimane aperta la sfida più delicata:
connettere Roma anche sul piano sociale, non soltanto infrastrutturale.
Redazione
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Giornalista e scrittore appassionato di politica, tecnologia e società. Racconta storie con chiarezza e attenzione ai dettagli.
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Sindaco Gualtieri Roberto