Allarme del quartiere Villa Gordiani Roma Donna Armata segnalazione

Terrore a Villa Gordiani, dove da giorni una donna, spesso armata di coltello, semina il panico tra via Pisino e viale Venezia Giulia. I residenti sono esasperati da continue minacce e aggressioni. "Abbiamo paura di uscire di casa", denunciano. Nonostante i ripetuti interventi delle forze dell'ordine e i TSO, la donna torna libera, e la frustrazione cresce.

23 ottobre 2025 11:29 147
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ROMA

Villa Gordiani

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Cronaca di una paura annunciata a Villa Gordiani. Quello che fino a ieri era un quartiere tranquillo è diventato, secondo i suoi stessi abitanti, un teatro di terrore quotidiano. Al centro dell'allarme c'è una donna, già nota alle autorità, che da giorni si aggira tra via Pisino e viale Venezia Giulia, spesso armata di coltello, seminando il panico.

Le testimonianze raccolte dipingono un quadro di esasperazione.


 "Abbiamo paura di uscire di casa", è il grido unanime che si leva dal quartiere. Paola, una residente, riassume la frustrazione di molti: la donna viene fermata, sottoposta a TSO, ma torna sistematicamente libera. "La legge non aiuta né le forze dell'ordine né noi cittadini", denuncia.

Gli episodi si susseguono a ritmo serrato. Proprio questa mattina, in viale Venezia Giulia, si è reso necessario l'ennesimo intervento del 118 e della Polizia Locale del V gruppo Casilino. Ma è la quotidianità ad essere compromessa. "Mio figlio ha dieci anni e ha paura che io esca", confida Maria, di via Dignano d’Istria, sottolineando come la paura abbia ormai varcato le soglie delle abitazioni.


C'è chi porta ancora i segni fisici della violenza. Daniela (nome di fantasia) racconta un'aggressione brutale: "Mi ha picchiata, buttata a terra e strappato i capelli, accusandomi di follie. Da quel giorno, esco solo con lo spray al peperoncino". Nonostante la denuncia, racconta, nulla è cambiato.

L'allarme corre veloce sui gruppi WhatsApp e Telegram del quartiere. Foto, video e avvisi circolano per allertare la comunità: "Attenzione, è armata". In alcuni filmati, si vedono scene di aggressione e passanti che soccorrono una donna a terra.


I cittadini, sentendosi impotenti, chiedono alle istituzioni una soluzione non più emergenziale, ma definitiva. "Non possiamo vivere così", è l'appello corale. La richiesta è di interventi incisivi, prima che la tensione e la violenza sfocino in una tragedia irreparabile. Villa Gordiani, barricata dietro le finestre, attende una risposta.

Domande frequenti

È una donna già nota alle forze dell’ordine. I residenti la descrivono come autrice di insulti, minacce e aggressioni fisiche, spesso compiute mentre brandisce un coltello, trasformando il quartiere in un incubo.
Perché, secondo i residenti, la sua condizione è gestita a livello sanitario. Viene portata in ospedale, sottoposta a TSO (Trattamento Sanitario Obbligatorio) e poi rilasciata, tornando libera di agire.
Sì, l'articolo conferma "ripetuti interventi di polizia e carabinieri", oltre alla Polizia Locale e al 118. Tuttavia, i cittadini lamentano che questi interventi non portano a una soluzione definitiva.
Apparentemente no. Una residente vittima di pestaggio afferma: "Ho sporto denuncia, ma non è servito a nulla". Questo alimenta la frustrazione e il senso di impotenza dei cittadini.
L'articolo lo suggerisce fortemente. Il fatto che venga regolarmente sottoposta a TSO indica che la sua pericolosità sociale è legata a una condizione psichica che richiede cure sanitarie obbligatorie.
I residenti sono molto critici. Una vittima afferma: "Purtroppo la legge non aiuta né le forze dell’ordine né noi cittadini", sottolineando un vuoto normativo che impedisce di risolvere la situazione.
Il ciclo descritto è sempre lo stesso: le autorità intervengono, la affidano ai sanitari per il TSO in ospedale, ma dopo poco tempo la donna viene dimessa e torna nel quartiere.
Sì, i residenti la segnalano come "pericolo pubblico" sui loro gruppi privati. È "già nota alle forze dell'ordine", che intervengono regolarmente, confermando la sua pericolosità manifesta.
Sì. Una residente di nome Daniela (nome di fantasia) racconta: "Mi ha picchiata, buttata a terra e strappato i capelli". Altri video mostrano una donna a terra soccorsa dopo un'aggressione.
Il timore è che questa escalation di violenza possa portare a "qualcosa di irreparabile". La paura è così diffusa che molti, come i figli piccoli, temono persino di far uscire i propri genitori di casa.

Redazione

Autore dell'articolo

Giornalista e scrittore appassionato di politica, tecnologia e società. Racconta storie con chiarezza e attenzione ai dettagli.

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