Il sole che si tuffa nell'Adriatico, il profilo iconico del Ponte del Mare, la vivace movida estiva: Pescara si presenta spesso nell'immaginario collettivo come una località balneare dal fascino turistico consolidato
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Il sole che si tuffa nell'Adriatico, il profilo iconico del Ponte del Mare, la vivace movida estiva. Pescara si presenta spesso nell'immaginario collettivo come una località balneare dal fascino consolidato. Eppure, fermarsi a questa narrativa superficiale significa trascurare la complessa e profonda trasformazione che la città sta orchestrando sotto la superficie. Per chi valuta un investimento, l'analisi non può limitarsi al lungomare, ma deve esplorare un mosaico di luci e ombre, un territorio di forti contrasti dove la crescita economica si scontra con persistenti sfide sociali e reputazionali. Questo report mira a navigare in questo scenario dinamico, fornendo un quadro dettagliato che va oltre i miti, analizzando i dati e le tendenze che definiscono il vero potenziale di Pescara come polo di investimento.
L'economia pescarese mostra segnali inequivocabili di salute e dinamismo, con indicatori che superano le medie nazionali e regionali. Un dato su tutti: l'occupazione è cresciuta del 3,7% tra il 2023 e il 2024, un incremento notevole che porta il tasso di occupazione al 63,2% e fa scendere quello di disoccupazione al 7,1%. Questo andamento, particolarmente favorevole per le donne, testimonia una reattività del sistema produttivo che ha non solo recuperato il terreno perso durante la crisi del 2020, ma ha anche consolidato una crescita costante. Commercio e costruzioni rimangono i pilastri dell'economia locale, affiancati da un robusto settore dei servizi che impiega il 74,8% della forza lavoro.
Tuttavia, il quadro economico non è privo di sfumature. I dati sul reddito pro capite presentano una notevole discrepanza tra le fonti, sintomo di una realtà economica complessa e stratificata. Se da un lato il reddito nominale è cresciuto, il potere d'acquisto delle famiglie ha subito un calo dell'1,1% nel 2022 a causa dell'inflazione, un fattore che incide direttamente sul consumo e sulla percezione del benessere. Un investitore deve interpretare questi dati in un'ottica complementare: la ripresa macroeconomica è solida, ma non ancora pienamente tradotta in un benessere diffuso e percepibile da tutte le fasce della popolazione.
Il panorama degli investimenti a Pescara è trainato da una duplice spinta: la straordinaria crescita del settore turistico e una serie di progetti infrastrutturali e di rigenerazione urbana sostenuti da fondi pubblici.
Il turismo è un vero e proprio motore economico. Tra il 2019 e il 2024, le presenze turistiche sono quasi raddoppiate, passando da 271.493 a 531.348. Questo dato è ancora più significativo se si considera l'incremento delle presenze nelle strutture extra-alberghiere, che sono letteralmente decuplicate in cinque anni. Questo boom apre scenari promettenti per investimenti in case vacanze e locazioni a breve e medio termine.
Contemporaneamente, la città sta beneficiando di un'ondata di investimenti pubblici strategici. L'Unione Europea ha stanziato 30 milioni di euro per migliorare il servizio idrico, mentre il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) sta finanziando progetti di grande impatto come il nuovo impianto sportivo polivalente e la riqualificazione di Piazza Sacro Cuore. A questi si aggiunge un vero e proprio "game-changer" per il futuro di Pescara: il progetto di velocizzazione della tratta ferroviaria Roma-Pescara. Ogni intervento è parte di un piano più ampio per migliorare l'infrastruttura, l'attrattività e la qualità della vita, creando un effetto moltiplicatore che rafforza il potenziale di crescita e il valore del patrimonio immobiliare.
La reputazione di Pescara è un elemento strategico in continua evoluzione. L'analisi annuale del Sole 24 Ore sulla qualità della vita mostra un posizionamento nazionale variabile, un'instabilità che riflette una città in transizione il cui "brand" non è ancora pienamente consolidato. Tuttavia, in alcune categorie, Pescara eccelle, posizionandosi al 7° posto in Italia per "Cultura e tempo libero" e avanzando significativamente in "Ambiente e servizi". Questo è un chiaro segnale che la città sta attivamente costruendo una nuova immagine, trasformandosi da semplice meta balneare a "laboratorio urbano innovativo, inclusivo e sostenibile".
Tuttavia, un'ombra significativa su questa reputazione è rappresentata dal fiume Pescara. L'inquinamento delle sue acque è una criticità nota, un "punto debole che può minare la credibilità degli sforzi di sostenibilità" della costa. Le azioni dell'amministrazione per aggiornare i piani di gestione del bacino idraulico sono un segnale di impegno, ma il problema rimane una sfida aperta, essenziale per consolidare l'immagine di una città che vuole essere autenticamente "blu" e "verde".
L'immagine di crescita e prosperità di Pescara è messa in discussione da dati allarmanti su sicurezza e fragilità sociale. La provincia di Pescara si colloca al 36° posto a livello nazionale e al primo in Abruzzo per numero di delitti denunciati. Il dato più inquietante, tuttavia, è il primato per i reati di usura, dove la provincia si posiziona al 4° posto in Italia. Questo non è solo un dato di cronaca, ma il sintomo di una vulnerabilità economica sottostante.
Il Rapporto Caritas sulla povertà, sebbene riferito a un contesto nazionale, offre una lente preziosa per interpretare questo fenomeno a livello locale. Se in passato la povertà era legata alla disoccupazione, oggi un'emergenza emergente è quella dei "working poor", ovvero persone con un lavoro che faticano ad arrivare a fine mese. La crescita economica, in altre parole, non è equamente distribuita e lascia ampie sacche di popolazione in una condizione di profonda fragilità.
Il quartiere Rancitelli è il caso di studio che incarna al meglio questo contrasto. Conosciuto come una "roccaforte della droga", il quartiere ha perso oltre seimila residenti in dieci anni, un sintomo tangibile del profondo degrado sociale e urbanistico. Tuttavia, un importante intervento di rigenerazione urbana sta cambiando il volto della zona. La demolizione del "Ferro di Cavallo", un edificio-simbolo dell'illegalità, è stata completata, e al suo posto sorgeranno nuovi spazi comuni e alloggi. Questo progetto non è solo un'operazione immobiliare, ma un'azione volta a ricostruire il tessuto sociale e a ripristinare il controllo del territorio, offrendo un'opportunità di investimento a lungo termine in un'area in piena rinascita.
Il mercato immobiliare di Pescara non è un'entità unica, ma un mosaico di opportunità che variano notevolmente da quartiere a quartiere.
Centro e Lungomare Nord: queste zone rappresentano il cuore del lusso e del prestigio. Il Centro vanta i prezzi più elevati della città, con un mercato stabile e un'altissima desiderabilità. L'area del Lungomare Nord è anch'essa un investimento solido, sebbene i costi siano molto alti.
I Colli: questa zona residenziale e collinare si configura come l'alternativa ideale per chi cerca tranquillità, aria salubre e sicurezza percepita, specialmente famiglie e pensionati. A fronte di prezzi più competitivi rispetto al centro, i Colli offrono la possibilità di ville e case ampie con giardino.
Porta Nuova: questo quartiere è il simbolo della trasformazione in atto. La vicinanza all'università e allo stadio lo rende particolarmente attraente per investimenti a reddito, con un mercato in forte crescita per gli affitti a studenti e lavoratori. Nonostante alcune percezioni di degrado, il quartiere è al centro di importanti progetti di riqualificazione.
Un trend strategico per gli investitori è la ridefinizione di Pescara in un'ottica "policentrica". Il dato che il 30% delle persone si sta spostando dal centro verso zone limitrofe è un fenomeno che valorizza le aree periferiche e i comuni adiacenti come Spoltore e Città Sant'Angelo, dove i valori immobiliari sono tornati a crescere significativamente. Questa "migrazione dei valori" è guidata dalla ricerca di una migliore qualità della vita e di costi più accessibili, ridefinendo il potenziale di investimento su una scala più ampia rispetto ai confini tradizionali della città.
Pescara è una città di contrasti evidenti, un enigma in evoluzione che presenta sia rischi che opportunità. I dati analizzati delineano un quadro di grande dinamismo economico e attrattività turistica, supportato da una serie di investimenti pubblici che ne rafforzano le fondamenta infrastrutturali e la reputazione urbana. Eppure, le sfide legate alla criminalità e alla povertà, seppur circoscritte e in parte indirizzate, ricordano che la crescita non è uniforme e che il benessere non è un dato acquisito per tutti.
Per un investitore, questo scenario si traduce in un'analisi strategica dei punti di forza, debolezza, opportunità e minacce.
Punti di Forza: Forte crescita economica e occupazionale, boom del turismo, investimenti pubblici mirati (PNRR, BEI, alta velocità ferroviaria), un "brand" urbano in evoluzione.
Punti di Debolezza: Alta criminalità (in particolare usura), sacche di degrado e fragilità sociale, problemi ambientali (fiume Pescara).
Opportunità: Investire nelle aree in riqualificazione come Porta Nuova e Rancitelli, cogliere il potenziale del mercato degli affitti turistici (extra-alberghieri) in forte crescita, esplorare il mercato immobiliare delle aree limitrofe che stanno vedendo una migrazione di valori.
Minacce: La disuguaglianza economica che può alimentare instabilità sociale e, in alcuni casi, rischio di morosità; la concorrenza nel settore turistico che richiede un'offerta di alta qualità.
In conclusione, un investimento a Pescara richiede un approccio informato e differenziato. Non è sufficiente valutare la città nel suo complesso, ma è fondamentale comprendere le dinamiche di ogni singolo quartiere e il loro potenziale di sviluppo in un'ottica di medio-lungo termine. Le opportunità più significative potrebbero non trovarsi nelle zone più blasonate, ma in quelle aree in trasformazione che, grazie a una visione strategica e a investimenti mirati, stanno riscrivendo la propria reputazione e il proprio valore.
Redazione
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Giornalista e scrittore appassionato di politica, tecnologia e società. Racconta storie con chiarezza e attenzione ai dettagli.
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