Loredanza Zambelli la Convergenza tra Normativa, Rischio e Responsabilit? per l'Esperto Tecnico Moderno

Il 2025 segna un punto di svolta, un momento in cui campi normativi precedentemente distinti convergono in un ecosistema integrato di conformit?. Questo report analizza tale convergenza, delineando come le nuove normative in materia ambientale, legale, di sicurezza e di qualit? non siano eventi isolati, ma piuttosto i fili interconnessi di una nuov

27 giugno 2025 07:58 225
Loredanza Zambelli  la Convergenza tra Normativa, Rischio e Responsabilit? per l'Esperto Tecnico Moderno
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MILANO

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L'anno 2025 segna un punto di svolta, un momento in cui campi normativi precedentemente distinti convergono in un ecosistema integrato di conformit?. Questo report si propone di analizzare tale convergenza, delineando come le nuove normative in materia ambientale, legale, di sicurezza e di qualit? non siano eventi isolati, ma piuttosto i fili 

nterconnessi di una nuova e complessa trama strategica. Per navigare con successo questo panorama, emerge la necessit? di una figura professionale evoluta: un esperto poliedrico, un "polimata" tecnico la cui competenza abbraccia discipline diverse.

Il profilo professionale che funge da archetipo per questa analisi incarna perfettamente tale figura: la Dottoressa Loredana Zambelli, una professionista che opera simultaneamente come:


  1. Consulente Tecnico d'Ufficio (CTU) e di Parte (CTP) per i tribunali: in settori come sicurezza, ambiente, alimentare e chimica.

  2. Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP): per enti pubblici come il Comune di Porto Azzurro e il Comune di Crespinto, e per aziende private complesse quali la Fonderia Porta Villalvernia e Mec System.

  3. Direttore Tecnico per l'industria cosmetica: con esperienze presso Domitilla Cosmesi e LCG Tortona, incluse formulazione di prodotti e gestione di laboratori.

  4. Auditor di sistemi di gestione qualit? UNI EN ISO 9001: con esperienze di audit di terza parte per organismi di certificazione come CERMET, oltre a qualifica per ISO 14001 e OHSAS 18001 (oggi ISO 45001).


  5. Gestore di interventi di bonifica ambientale: come quello dell'impianto RSU di Valfenera.

  6. Consulente per le autorizzazioni ambientali: per conto di amministrazioni provinciali (Monza e Brianza, Bergamo) in merito a pratiche AIA/AUA.

  7. Professionista abilitato alla prevenzione incendi: iscritto negli elenchi del Ministero dell'Interno.

  8. Tecnico Competente in Acustica Ambientale: abilitato per la Regione Lombardia (Reg. Lombardia n. 13655/08).

  9. Esperto nella Marcatura CE di prodotti: con esperienza specifica in prodotti medicali, elettromedicali e serramenti.

  10. Manager di Laboratori Analitici Accreditati: con profonda conoscenza delle tecniche analitiche (GC/HPLC, GC/MS, PCR/Real Time, SEM/MOCF) e gestione di accreditamenti UNI CEI EN ISO/IEC 17025 (ACCREDIA).

Questo report esplorer? come le trasformazioni normative del 2025 impattino direttamente su ciascuna di queste aree di attivit?, costringendo il professionista a superare la specializzazione settoriale per abbracciare una consulenza olistica e strategica. L'analisi che segue dimostrer? che il successo in questo nuovo ambiente non dipender? pi? solo dalla profondit? della conoscenza in un singolo campo, ma dalla capacit? di comprendere e gestire le interdipendenze tra tutti.


Il Mandato Ambientale - Dalla Conformit? all'Integrazione Strategica


La Riforma di AUA e AIA: Semplificazione, Scrutinio e il Ruolo del Consulente

Il quadro normativo ambientale del 2025 si consolida attorno a due pilastri autorizzativi: l'Autorizzazione Unica Ambientale (AUA) e l'Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA). L'AUA, istituita con il d.P.R. 59/2013, rappresenta lo strumento di semplificazione per le piccole e medie imprese e per gli impianti non soggetti ad AIA, unificando fino a sette diversi titoli abilitativi in un unico provvedimento con una validit? estesa a 15 anni. Il 2025 vede l'introduzione di novit? gestionali, come l'entrata in vigore dal 1? gennaio di nuove tariffe per le spese istruttorie in alcune giurisdizioni, ad esempio quella della Citt? Metropolitana di Torino.

Parallelamente, per gli impianti di maggiore impatto ambientale, il Decreto-Legge n. 5 del 30 gennaio 2025 introduce misure urgenti per il riesame delle AIA relative a siti di interesse strategico nazionale. Questo decreto, che attua la direttiva europea 2010/75/UE sulle emissioni industriali, impone un rafforzamento dei controlli, l'adozione delle Migliori Tecniche Disponibili (BAT - Best Available Techniques) e, soprattutto, introduce l'obbligo di considerare la Valutazione del Danno Sanitario (VDS) nel processo di riesame. L'AIA si applica a settori ad alto potenziale inquinante come quello energetico, chimico, metallurgico e della gestione dei rifiuti.

Per la Dottoressa Loredana Zambelli, queste evoluzioni hanno implicazioni profonde. 


L'attivit? di consulenza per le Province di Monza e Brianza e di Bergamo sulle pratiche di autorizzazione alle emissioni (AIA/AUA) non pu? pi? limitarsi alla compilazione di moduli. Deve ora includere un'analisi strategica dei nuovi costi tariffari e delle conseguenze a lungo termine di un'autorizzazione quindicennale. Per clienti industriali come la Fonderia Porta Villalvernia o Mec System, la Dott.ssa Zambelli deve valutare quale regime autorizzativo sia applicabile e guidarli attraverso processi sempre pi? rigorosi.


Questi cambiamenti definiscono un sistema di conformit? ambientale a due velocit?. Da un lato, l'AUA offre un quadro semplificato e di lunga durata per il tessuto delle PMI, mirando a ridurre l'onere burocratico. Dall'altro, l'AIA si trasforma in un regime di massimo scrutinio per le grandi industrie strategiche, dove la valutazione non ? pi? solo ambientale ma anche sanitaria. Questa biforcazione modifica la natura stessa della consulenza. Per i clienti AUA, la Dott.ssa Zambelli passa da facilitatrice di permessi a partner strategico, il cui compito ? progettare processi e sistemi che garantiscano la conformit? per oltre un decennio. Per i clienti AIA, il ruolo diventa quello di una gestore del rischio critico, capace di navigare riesami complessi che collegano direttamente le emissioni industriali alla salute pubblica e richiedono l'implementazione di tecnologie all'avanguardia. L'introduzione di tariffe per l'AUA segnala una professionalizzazione delle autorit? di controllo, che si aspettano istanze complete e di alta qualit? fin dal primo invio. Allo stesso tempo, il D.L. 5/2025 ? una chiara risposta politica a crisi ambientali di alto profilo, creando una domanda urgente per esperti in grado di integrare ingegneria di processo, scienze ambientali e valutazione del rischio sanitario.


Oltre il Permesso: Bonifica, Acustica e il Dossier Ambientale Integrato


L'approccio integrato dell'AUA si estende a diverse matrici ambientali, includendo esplicitamente la "comunicazione o nulla osta di impatto acustico". Questo si allinea perfettamente con la qualifica di "Tecnico Competente in Acustica ambientale" detenuta dalla Dottoressa Loredana Zambelli. Tuttavia, ? fondamentale notare che il perimetro della semplificazione ha dei limiti precisi: l'AUA esclude esplicitamente gli interventi di bonifica dei siti contaminati, disciplinati dall'articolo 242 del D.Lgs. 152/2006. Questa esclusione crea una distinzione netta nelle responsabilit? della consulente, che da un lato gestisce le valutazioni di impatto acustico all'interno del flusso semplificato dell'AUA, e dall'altro deve affrontare un percorso autorizzativo separato e complesso per attivit? come la gestione della bonifica dell'impianto RSU di Valfenera.

Questa architettura normativa genera un "effetto alone" del modello integrato. 


Anche se un'attivit? complessa come una bonifica richiede un'autorizzazione a s? stante, le autorit? di controllo, ormai abituate a valutare dossier AUA che collegano aria, acqua, rifiuti e rumore, si aspetteranno un approccio altrettanto olistico e interconnesso nella documentazione per i procedimenti separati. Una consulente non pu? pi? presentare un piano di bonifica in isolamento. Diventa strategicamente indispensabile dimostrare come tale piano interagisca con le emissioni atmosferiche, gli scarichi idrici e il profilo acustico del sito, anche se questi aspetti sono gestiti sotto un'AUA distinta.

Il modello AUA, infatti, abitua sia i regolatori sia i consulenti a pensare per sistemi integrati. Quando la stessa Dottoressa Loredana Zambelli prepara un dossier per una bonifica, non pu? regredire a un approccio per compartimenti stagni. L'aspettativa di un'analisi interconnessa ? ormai consolidata. La capacit? di gestire sia la bonifica di Valfenera sia le istanze AUA per altri clienti dimostra il possesso della mentalit? richiesta dal nuovo ambiente normativo. Una professionista con questa duplice esperienza pu? anticipare le domande del regolatore su come la bonifica influenzer? i fattori coperti dall'AUA, fornendo un piano di intervento pi? robusto e difendibile. In questo modo, un'esclusione procedurale si trasforma in un'opportunit? strategica per dimostrare una competenza superiore e integrata.


L'Arena Legale - Ridefinire Competenza e Responsabilit?

Sezione 2.1: La Rivoluzione Cartabia: Il Nuovo Paradigma per CTU e CTP

La "Riforma Cartabia", attuata con il Decreto Ministeriale n. 109 del 4 agosto 2023, ha riscritto le regole per i Consulenti Tecnici d'Ufficio (CTU), con un impatto profondo che si manifesta pienamente a partire dalle finestre di iscrizione del 2025 (1 marzo - 30 aprile e 1 settembre - 31 ottobre). Le novit? sono sostanziali e mirano a elevare la qualit? e la trasparenza delle consulenze tecniche in ambito giudiziario.

I cambiamenti principali includono:

  • Requisiti di Competenza Stringenti: Viene richiesto il possesso di una "speciale competenza tecnica", che di norma si traduce nell'aver esercitato l'attivit? professionale in modo effettivo e continuativo per almeno cinque anni.

  • Formazione Specifica: Viene data particolare enfasi alla necessit? di una formazione specifica sulle procedure del processo e sulle tecniche di conciliazione, per garantire che il consulente non solo possegga la competenza tecnica, ma sappia anche operare correttamente all'interno della cornice processuale.

  • Digitalizzazione e Albo Nazionale: Viene istituito un Albo nazionale unico e telematico dei CTU presso il Ministero della Giustizia, che sostituisce i vecchi elenchi cartacei tenuti dai singoli tribunali. Questo albo rende il profilo di ogni esperto ricercabile e consultabile a livello nazionale.

  • Categorie di Specializzazione: L'albo ? suddiviso in categorie e settori di specializzazione ben definiti, per consentire al giudice di individuare con precisione l'esperto pi? adatto al caso specifico.


  • Ambito Nazionale: I consulenti iscritti all'albo nazionale possono ricevere incarichi da tribunali di tutto il territorio italiano, superando i limiti della circoscrizione di residenza.

Per la Dottoressa Loredana Zambelli, che opera come CTU e CTP in settori come la sicurezza, l'ambiente, l'alimentare e la chimica, questa riforma ? un vero e proprio cambio di paradigma. L'intera carriera professionale ? dall'esperienza come Direttore Tecnico in un'azienda cosmetica (competenza chimica e di prodotto), a quella di RSPP (competenza sulla sicurezza), fino alla consulenza ambientale e alla gestione di laboratori analitici ? diventa la base documentale per dimostrare la "speciale competenza tecnica" richiesta.

L'impatto pi? profondo della riforma ? la creazione di un "mercato nazionale della competenza" forense. 


Il vecchio sistema, basato su elenchi locali, spesso privilegiava esperti noti al tribunale, a prescindere dalla loro effettiva specializzazione. Il nuovo albo digitale nazionale frantuma questo localismo. Un'esperta altamente qualificata in un settore di nicchia ? per esempio, la contaminazione chimica nei cosmetici, un'area di diretta competenza per il profilo in esame ? residente a Novi Ligure pu? ora essere facilmente individuata e nominata da un tribunale di Palermo che tratta un caso analogo. Questo meccanismo premia la competenza dimostrabile e specialistica rispetto alla prossimit? geografica. Per la Dottoressa Loredana Zambelli, questo rappresenta un vantaggio strategico: pu? popolare il suo profilo digitale con una storia professionale ricca, diversificata e documentata, che la rende una candidata ideale per casi complessi e multidisciplinari in tutta Italia. La riforma, di fatto, valorizza esattamente il tipo di profilo ampio e profondo che possiede.


Sezione 2.2: Il Valore dell'Asseverazione: Le Perizie Giurate sotto una Nuova Luce

L'attivit? di "stesura di perizie giurate ed asseverate su progetti di ricerca, richiesta investimenti e partecipazione a bandi di finanziamento" ? un altro pilastro fondamentale della consulenza tecnica della Dottoressa Loredana Zambelli. Sebbene questa attivit? si svolga al di fuori delle aule di tribunale, essa ? intrinsecamente legata alla credibilit? e all'autorevolezza dell'esperto.


Le nuove e pi? rigorose norme introdotte dalla Riforma Cartabia per le nomine giudiziarie sono destinate a generare un "effetto a cascata", influenzando le aspettative di qualit? e affidabilit? per tutte le forme di attestazione peritale, incluse le perizie asseverate. Enti finanziatori, investitori privati e amministrazioni pubbliche che erogano fondi (ad esempio, nell'ambito del PNRR) cercheranno inevitabilmente lo stesso livello di competenza verificabile e rigore professionale ora richiesto dai tribunali.

Un'esperta come la Dottoressa Loredana Zambelli che riesce a ottenere e mantenere l'iscrizione nel nuovo albo nazionale dei CTU disporr? di un significativo vantaggio competitivo anche in questo ambito. La sua iscrizione all'albo funzioner? come un "gold standard" de facto, un marchio di garanzia della sua competenza. Quando un istituto di credito o un'agenzia governativa valuta una richiesta di finanziamento basata su una perizia tecnica asseverata, sta compiendo un'analisi del rischio. La Riforma Cartabia ha appena alzato pubblicamente l'asticella di ci? che definisce un esperto tecnico affidabile. ? logico presumere che questi enti inizieranno a preferire, implicitamente o esplicitamente, periti che soddisfano i nuovi e pi? severi criteri giudiziari. Di conseguenza, lo sforzo della Dottoressa Zambelli per conformarsi alla riforma dei CTU si traduce in un diretto beneficio commerciale per la sua attivit? di consulenza extragiudiziale, rafforzando il suo brand e riducendo il rischio percepito da chi si affida alla sua valutazione.


 Le Frontiere in Evoluzione della Sicurezza e della Responsabilit? di Prodotto

Sezione 3.1: Sicurezza sul Lavoro nel 2025: Il Nuovo Accordo Formazione e lo Spettro della Responsabilit? del Committente

Il 2025 introduce aggiornamenti cruciali al D.Lgs. 81/2008, il Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro. Un nuovo Accordo Stato-Regioni sulla formazione, siglato il 17 aprile 2025, ridefinisce la durata e i contenuti dei percorsi formativi, introducendo per la prima volta l'obbligo di formazione specifica anche per i datori di lavoro. Parallelamente, la Legge n. 203/2024 (cd. "Collegato Lavoro") modifica i protocolli di sorveglianza sanitaria: la visita medica dopo un'assenza superiore a 60 giorni non ? pi? automatica ma soggetta alla valutazione del medico competente, il quale pu? inoltre tenere conto di esami gi? effettuati dal lavoratore per evitare ripetizioni.

Tuttavia, la novit? potenzialmente pi? dirompente ? una proposta referendaria che mira a estendere la responsabilit? solidale del committente. Se approvata, renderebbe il committente corresponsabile per gli infortuni subiti dai dipendenti di appaltatori e subappaltatori, anche per i danni derivanti dai rischi specifici propri dell'attivit? dell'impresa esecutrice.


In qualit? di RSPP per enti come il Comune di Crespinto e aziende come LCG Tortona, la Dottoressa Loredana Zambelli ? in prima linea nell'implementazione di questi cambiamenti. Deve rivedere i piani formativi alla luce del nuovo Accordo e adeguare le procedure di sorveglianza sanitaria. L'eventuale estensione della responsabilit? del committente, per?, amplifica esponenzialmente la posta in gioco del suo ruolo consulenziale. Questo cambiamento dissolverebbe di fatto la barriera legale che oggi spesso protegge il committente dalle mancanze dell'appaltatore in materia di sicurezza.


Ci? trasformerebbe il ruolo dell'RSPP da "responsabile della conformit?" a "gestore del rischio della catena di fornitura". Il suo raggio d'azione dovrebbe estendersi ben oltre i confini della propria organizzazione per includere una verifica attiva e una gestione della performance di sicurezza di tutti gli appaltatori e subappaltatori. Il Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenze (DUVRI) diventerebbe il punto di partenza, non di arrivo, di questo processo di controllo. 


Attualmente, l'articolo 26 del D.Lgs. 81/08 limita la responsabilit? del committente principalmente ai rischi da interferenza, escludendo i "rischi specifici" dell'appaltatore. Il referendum mira a cancellare questa distinzione. Se passasse, un comune cliente della nostra esperta potrebbe essere ritenuto responsabile se il dipendente di un'impresa edile cadesse dal tetto a causa di un'attrezzatura difettosa dell'impresa stessa. L'unica difesa del committente sarebbe dimostrare di aver vagliato e monitorato con estremo rigore le procedure di sicurezza dell'appaltatore. Questo compito ricadrebbe inevitabilmente sull'RSPP, il cui mandato si amplierebbe de facto fino a includere la qualifica dei fornitori, audit di cantiere e l'applicazione contrattuale delle clausole di sicurezza.


 La Transizione Digitale e Verde dei Prodotti: Navigare il Nuovo CPR e il Regolamento Ecodesign

La conformit? di prodotto sta subendo una trasformazione radicale spinta da due nuovi pilastri normativi europei: il Regolamento sui Prodotti da Costruzione (CPR - Reg. UE 2024/3110) e il Regolamento sulla Progettazione Ecocompatibile dei Prodotti Sostenibili (ESPR). Questi regolamenti spostano il focus della marcatura CE dalla sola sicurezza e prestazione all'inclusione di criteri obbligatori di sostenibilit? ambientale. Vengono introdotte novit? fondamentali come il Passaporto Digitale di Prodotto (DPP), uno strumento di tracciabilit? che accompagner? il prodotto per tutto il suo ciclo di vita, e requisiti stringenti su circolarit?, durabilit? e riparabilit?. Diventa inoltre obbligatorio rendicontare dati ambientali, come le Dichiarazioni Ambientali di Prodotto (EPD).


L'esperienza della Dottoressa Loredana Zambelli nella "realizzazione di dossier e documentazione per marcatura CE di prodotti medicali, elettromedicali, serramenti" ? direttamente impattata. Il processo di marcatura CE non consister? pi? solo nel dimostrare la conformit? a direttive tecniche (es. Bassa Tensione, Compatibilit? Elettromagnetica), ma richieder? di quantificare e documentare l'impronta ambientale del prodotto. Questo impone un significativo aggiornamento delle competenze.

Queste normative forzano una convergenza tra le figure dell'ingegnere di prodotto e dello scienziato ambientale. La preparazione di un fascicolo tecnico per la marcatura CE diventa un esercizio di Life-Cycle Assessment (LCA). 


La consulente deve ora guidare i clienti non solo attraverso i test di conformit?, ma anche nelle scelte di progettazione sostenibile, nell'approvvigionamento di materiali a basso impatto e nella pianificazione del fine vita del prodotto. Il DPP rende questi dati un requisito digitale e trasparente per l'intera catena del valore. Per la Dottoressa Loredana Zambelli, il cui profilo include la creazione di dossier CE per serramenti e dispositivi medicali, il cambiamento ? tangibile. Sotto le nuove regole, il dossier di un serramento dovr? includere dati sulla sua efficienza termica, sul contenuto di materiale riciclato e sulla sua riciclabilit? a fine vita. Il dossier di un dispositivo elettromedicale potrebbe dover rendicontare il suo consumo energetico e la sostenibilit? dei suoi componenti. Le competenze in chimica e consulenza ambientale, che potevano sembrare separate dall'attivit? di marcatura CE, diventano ora una risorsa centrale e un vantaggio competitivo per guidare i clienti in questo nuovo strato di conformit? "verde".


Sezione 3.3: Prevenzione Incendi a un Bivio: Tra Proroghe e Qualifiche Inderogabili

Il panorama normativo della prevenzione incendi nel 2025 presenta un'apparente contraddizione. Da un lato, il Decreto "Milleproroghe 2025" (convertito con Legge n. 15 del 21 febbraio 2025) ha nuovamente posticipato le scadenze per l'adeguamento antincendio strutturale di alcune attivit?, come gli edifici scolastici (al 31 dicembre 2027) e le strutture ricettive turistico-alberghiere (al 31 dicembre 2026). Dall'altro lato, il "Decreto Controlli" (D.M. 1 settembre 2021) fissa una scadenza perentoria e non pi? prorogabile: il 25 settembre 2025. A partire da tale data, qualsiasi intervento di controllo e manutenzione su impianti e attrezzature antincendio (estintori, idranti, porte tagliafuoco, ecc.) dovr? essere eseguito esclusivamente da tecnici manutentori in possesso di una specifica qualifica individuale.


In qualit? di "professionista abilitato per pratiche antincendio" iscritto negli elenchi del Ministero dell'Interno, la Dottoressa Loredana Zambelli deve interpretare questi segnali contrastanti e fornire una guida strategica ai propri clienti. Questa apparente contraddizione rivela un chiaro riorientamento delle politiche di sicurezza: una maggiore flessibilit? sugli adeguamenti strutturali ("hardware"), spesso onerosi e complessi, ma una fermezza assoluta sulla qualit? e affidabilit? dei processi gestiti dall'uomo, come la manutenzione ("software").


La strategia consulenziale deve quindi essere sfumata e incisiva. Il messaggio per un cliente, ad esempio il gestore di un albergo, deve essere chiaro: "Mentre vi ? stata concessa una proroga per i costosi lavori strutturali, la vostra responsabilit? nel garantire la perfetta efficienza delle attrezzature antincendio ? appena aumentata. Dal 25 settembre 2025, se la manutenzione dei vostri estintori viene eseguita da un tecnico non qualificato, siete inadempienti e legalmente esposti in caso di incidente, indipendentemente dalla proroga sull'adeguamento dell'edificio". Il proprietario dell'albergo, leggendo della proroga del Milleproroghe, potrebbe erroneamente pensare di avere pi? tempo. Il valore della consulente sta nell'evidenziare immediatamente il rischio associato alla scadenza parallela e pi? imminente del Decreto Controlli. La logica del legislatore ? che garantire il funzionamento di un estintore ? una misura a basso costo e ad alto impatto, una base di sicurezza non negoziabile. La Dottoressa Zambelli deve quindi spingere i clienti a verificare immediatamente i contratti di manutenzione per assicurarsi che i fornitori impieghino personale che sar? qualificato entro la scadenza, chiudendo cos? una falla critica nella gestione della responsabilit?.


Il Nucleo Strategico - La Gestione della Qualit? come Perno dell'Impresa Moderna

Sezione 4.1: ISO 9001 e Cambiamento Climatico: L'Impatto Strategico dell'Emendamento A1:2024

Nel febbraio 2024, l'Organizzazione Internazionale per la Normazione (ISO) ha pubblicato un emendamento (Amd 1:2024) di fondamentale importanza per decine di norme sui sistemi di gestione, inclusa la popolarissima ISO 9001:2015. Questo aggiornamento, che diventer? un punto focale degli audit a partire dal 2025, introduce due aggiunte tanto concise quanto potenti:

  • Al punto 4.1 (Comprendere l'organizzazione e il suo contesto): "L'organizzazione deve determinare se il cambiamento climatico ? una questione rilevante".

  • Al punto 4.2 (Comprendere le esigenze e le aspettative delle parti interessate): una nota che precisa: "Le parti interessate rilevanti possono avere requisiti relativi al 

  • cambiamento climatico".

In qualit? di "Valutatore Auditor di sistemi di gestione qualit? UNI EN ISO 9001" per enti di certificazione come CERMET, la Dottoressa Loredana Zambelli si trova in prima linea nell'applicazione di questa novit?. Sar? lei a dover porre le domande decisive durante gli audit.

Questo emendamento rappresenta forse il cambiamento pi? trasformativo dell'intero panorama normativo del 2025, poich? utilizza lo standard ISO 9001, diffuso a livello globale, come un "cavallo di Troia" per radicare le considerazioni sul clima e sulla sostenibilit? nel DNA operativo di milioni di aziende. Molte organizzazioni adottano la ISO 9001 per ragioni commerciali: soddisfare le richieste dei clienti o partecipare a gare d'appalto. Ora, per mantenere quello stesso certificato, devono affrontare formalmente il tema del cambiamento climatico. Questo impone una discussione sulla sostenibilit? ai massimi livelli aziendali, in contesti dove altrimenti sarebbe stata liquidata come una questione marginale. La responsabile della qualit? ? ora costretta a dialogare con la responsabile ambientale e con la risk manager.


Il Sistema di Gestione per la Qualit? (SGQ) ? progettato per garantire che un'azienda possa fornire costantemente prodotti e servizi conformi ai requisiti del cliente. L'emendamento obbliga l'azienda a chiedersi: "In che modo il cambiamento climatico pu? impedirci di soddisfare i requisiti dei clienti?". Le risposte sono intrinsecamente strategiche: interruzioni della catena di approvvigionamento a causa di eventi climatici estremi (rischio sulla disponibilit? delle materie prime), nuove normative sulle emissioni di carbonio (rischio di non conformit? legale), o clienti che richiedono prodotti a bassa impronta di carbonio (rischio di perdita di quote di mercato). Questi non sono pi? solo problemi "ambientali"; sono ufficialmente diventati problemi di qualit?. L'emendamento collega di fatto l'SGQ (ISO 9001) al Sistema di Gestione Ambientale (ISO 14001) e al concetto pi? ampio di responsabilit? sociale d'impresa, sfruttando la leva dello standard pi? diffuso al mondo per rendere mainstream la valutazione del rischio climatico.

Sezione 4.2: Il Ruolo in Evoluzione dell'Auditor: dalla Conformit? di Processo alla Valutazione del Rischio Olistico

L'emendamento A1:2024 impone agli auditor di verificare che l'organizzazione abbia effettivamente considerato il cambiamento climatico come potenziale fattore di rischio o opportunit?. Questo non ? un semplice controllo formale, ma una modifica sostanziale della natura stessa dell'audit. L'integrazione della ISO 9001 con altri sistemi di gestione come ISO 14001 (ambiente) e ISO 45001 (sicurezza) ne esce rafforzata e resa quasi indispensabile.


Il ruolo della Dottoressa Loredana Zambelli come auditor per CERMET e altri organismi si trasforma radicalmente. Non ? pi? sufficiente verificare che una procedura sia documentata e applicata. L'auditor deve ora facilitare una discussione strategica e valutare la qualit? dell'analisi condotta dall'organizzazione sui rischi e le opportunit? legati al clima. Il suo ruolo passa da controllore della conformit? con uno sguardo retrospettivo a catalizzatrice strategica con una visione prospettica.

Le domande poste durante l'audit ? "Quali rischi climatici avete identificato? Come state rispondendo alle aspettative dei vostri stakeholder in materia di sostenibilit??" ? costringono il management aziendale a confrontarsi con questi temi in modo strutturato. Un'auditor con un background multidisciplinare, come quello della Dottoressa Zambelli, ? immensamente pi? efficace in questo nuovo contesto. Pu? condurre una conversazione molto pi? ricca, attingendo alla sua conoscenza delle normative ambientali (AIA/AUA), di prodotto (CPR/Ecodesign) e dei rischi per la sicurezza, per sfidare e guidare l'analisi dell'azienda.


Quando la Dottoressa Zambelli, in veste di auditor ISO 9001, visita un cliente come la Fonderia Porta Villalvernia, il suo campo di indagine ? pi? ampio. Grazie all'emendamento, chieder?: "In che modo l'aumento dei costi energetici e le potenziali tasse sul carbonio, entrambi legati al cambiamento climatico, influenzano la vostra capacit? di fornire prodotti a un prezzo competitivo, un requisito chiave dei vostri clienti?". Oppure: "I vostri clienti stanno iniziando a richiedere prove di una minore impronta di carbonio per i vostri prodotti?". Queste sono domande di business strategico, non semplici verifiche procedurali. La capacit? della Dottoressa Zambelli di porre queste domande in modo intelligente, informata dalla sua vasta competenza, eleva il valore dell'audit da onere burocratico a strumento di gestione strategica.


Conclusione: Sintesi e Raccomandazioni Strategiche per l'Esperto del Futuro

Le trasformazioni normative del 2025 non sono una serie di eventi isolati, ma una spinta sistemica e coordinata verso un nuovo paradigma professionale. L'analisi condotta rivela che questa convergenza ? guidata da obiettivi politici di alto livello, come il Green Deal europeo e il PNRR, e si articola lungo tre direttrici principali: Digitalizzazione (Albo nazionale CTU, Passaporto Digitale di Prodotto), Sostenibilit? (Ecodesign, emendamento climatico ISO 9001, VDS nell'AIA) e Responsabilit? Integrata (AUA, estensione della responsabilit? del committente, qualifica obbligatoria dei tecnici).

Per la Dottoressa Loredana Zambelli, che ambisce a prosperare in questo nuovo scenario, emergono chiare raccomandazioni strategiche:

  • Sfruttare il Mercato Nazionale della Competenza: Costruire e promuovere attivamente il proprio profilo sull'albo digitale nazionale dei CTU, facendo leva sulla diversit? delle esperienze maturate per attrarre incarichi complessi e di alto valore da tutto il territorio nazionale.

  • Riposizionarsi come Consulente del Rischio Olistico: Proporre i propri servizi non come singole attivit? di conformit? (es. "ottenere un'AUA"), ma come gestione strategica del rischio d'impresa, collegando le responsabilit? in materia di sicurezza, ambiente, prodotto e qualit? in un'offerta di valore integrata.

  • Padroneggiare il Nuovo Linguaggio "Verde" dei Prodotti: Sviluppare una competenza approfondita in materia di LCA, EPD e requisiti del Passaporto Digitale di Prodotto per guidare i clienti attraverso il nuovo e complesso panorama della marcatura CE.

  • Utilizzare l'Emendamento ISO 9001 come Leva Strategica: Sfruttare l'emendamento sul cambiamento climatico come un potente punto di ingresso per discutere temi strategici pi? ampi con i vertici aziendali, elevando il ruolo dell'auditor da funzione tecnica a consulenza direzionale.

  • Comunicare la "Contraddizione Apparente": Consigliare proattivamente i clienti su come navigare i segnali normativi contrastanti, come quelli nella prevenzione incendi, evidenziando i rischi procedurali immediati (tecnici non qualificati) che possono essere mascherati da proroghe strutturali a lungo termine.

La Dottoressa Loredana Zambelli, professionista del futuro, non sar? pi? una mera specialista, ma un'integratrice di conoscenze, una traduttrice di complessit? e una partner strategica essenziale per la resilienza e la competitivit? delle imprese.

Domande frequenti

Il cambiamento pi? significativo ? la convergenza delle normative. Campi che prima erano distinti ? ambiente, sicurezza, qualit?, legale ? ora si intersecano in un unico ecosistema. Questo ci costringe a pensare in modo pi? olistico, superando la specializzazione settoriale per gestire rischi e responsabilit? in maniera integrata. Non si tratta di singole nuove regole, ma di una nuova logica sistemica.
La Cartabia valorizza la competenza specialistica e documentata. Per me, significa che le mie diverse esperienze ? dall'industria cosmetica alla sicurezza, dall'ambiente ai laboratori ? diventano la base per dimostrare quella "speciale competenza tecnica" richiesta. L'Albo nazionale digitale poi, amplier? il mio raggio d'azione ben oltre il tribunale locale, permettendomi di accedere a casi complessi e multidisciplinari in tutta Italia, premiando la qualit? e la profondit? del mio profilo.
Per le PMI con AUA, il mio ruolo diventa quello di partner strategico a lungo termine. Aiuto a progettare processi che garantiscano conformit? per 15 anni, valutando i nuovi costi tariffari in un'ottica duratura. Per le grandi industrie come Fonderia Porta Villalvernia, soggette ad AIA, mi trasformo in una gestore del rischio critico. L?, l'enfasi ? sul rispetto delle BAT e, soprattutto, sull'integrazione della Valutazione del Danno Sanitario (VDS), richiedendo un approccio molto pi? rigoroso e olistico alla gestione delle emissioni.
La proposta di estendere la responsabilit? solidale del committente nel D.Lgs. 81/08 ? un punto cruciale. Se passasse, cosa cambierebbe per il suo ruolo di RSPP, ad esempio per un Comune?
Se la responsabilit? solidale del committente venisse estesa, il mio ruolo di RSPP si trasformerebbe radicalmente, da "responsabile della conformit? interna" a "gestore del rischio della catena di fornitura". Dovrei estendere la mia vigilanza ben oltre i confini del Comune, verificando attivamente le performance di sicurezza di appaltatori e subappaltatori. Il DUVRI diventerebbe solo un punto di partenza per audit pi? approfonditi e la qualifica dei fornitori diventerebbe un'attivit? prioritaria per mitigare il rischio legale per il committente.
Diventano essenziali competenze legate alla sostenibilit? e all'analisi del ciclo di vita (LCA). Non basta pi? dimostrare la sicurezza e la performance tecnica; ora bisogna quantificare e documentare l'impronta ambientale del prodotto. Questo richiede una profonda conoscenza di strumenti come le Dichiarazioni Ambientali di Prodotto (EPD) e la capacit? di guidare le scelte di progettazione sostenibile. La Marcatura CE ? diventata "verde" e richiede una fusione tra ingegneria di prodotto e scienze ambientali.
Comunico chiaramente che c'? una doppia tempistica. Le proroghe sui lavori strutturali, seppur gradite, non devono distogliere l'attenzione dalla scadenza improrogabile del 25 settembre 2025 per la qualifica dei tecnici manutentori. Il mio messaggio ?: "Avete pi? tempo per le opere murarie complesse, ma la responsabilit? sulla corretta manutenzione delle attrezzature antincendio ? immediata e non negoziabile". Il rischio legale, in caso di incidente, ? altissimo se si usano tecnici non qualificati, a prescindere dalle proroghe strutturali.
Questo emendamento ? rivoluzionario perch? porta il cambiamento climatico al centro della gestione della qualit?. Come auditor, non mi limiter? a verificare procedure, ma dovr? stimolare una discussione strategica ai massimi livelli aziendali. Chieder?: "Come il cambiamento climatico influenza la vostra capacit? di soddisfare i requisiti del cliente? Avete identificato rischi per la supply chain o nuove opportunit? di mercato legate alla sostenibilit??". L'audit diventa uno strumento di gestione strategica e non solo di conformit? formale.
La multidisciplinariet? mi permette di vedere le interconnessioni. Ad esempio, la mia conoscenza di chimica e laboratori analitici mi aiuta a comprendere meglio gli impatti ambientali per una pratica AIA, o i requisiti di sostenibilit? per la Marcatura CE di un prodotto cosmetico. Questa visione integrata mi consente di offrire una consulenza olistica, anticipare problemi e proporre soluzioni che un esperto settoriale puro potrebbe non considerare, rendendomi un partner strategico completo per le aziende.
La sfida pi? grande ? superare la mentalit? settoriale e investire costantemente nella formazione e nell'aggiornamento interdisciplinare. La maggiore opportunit?, invece, ? riposizionarsi come consulenti strategici del rischio olistico. Le aziende hanno sempre pi? bisogno di figure che possano collegare sicurezza, ambiente, qualit? e prodotto in un'unica visione, trasformando la conformit? da costo a leva competitiva.
Il mio consiglio ? di abbracciare la complessit?. Non abbiate paura di uscire dalla vostra "comfort zone" di specializzazione. Investite nella comprensione delle interdipendenze tra le normative e sviluppate una mentalit? orientata al rischio e alla sostenibilit?. Il futuro ? dei professionisti che sanno connettere i puntini e tradurre la complessit? normativa in valore strategico per le imprese. Siate proattivi, non reattivi.

Redazione

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Giornalista e scrittore appassionato di politica, tecnologia e società. Racconta storie con chiarezza e attenzione ai dettagli.

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