Roma, la Citt? Eterna, ? rinomata per la sua storia e bellezza, ma da anni soffre anche di una fama meno gloriosa: quella di capitale italiana delle buche stradali.
Dalle strade del centro ai viali periferici, il manto stradale dissestato ? diventato un simbolo negativo che incide sulla vita quotidiana e sulla reputazione digitale della citt?. Questo articolo analizza le zone pi? colpite dal problema, le opinioni diffuse online, le iniziative intraprese dall?amministrazione per porvi rimedio, e gli effetti sulla qualit? della vita e sulla mobilit? urbana.
Zone critiche: una mappa delle buche a Roma
Il fenomeno delle buche a Roma ? capillare: interessa tanto le aree centrali (spesso pavimentate con sampietrini) quanto le periferie asfaltate. Uno studio recente ha incoronato Roma come la citt? con le strade peggiori d?Italia, con un indice di pericolosit? stradale elevatissimo. Ci? conferma che Roma ?, per distacco, la capitale italiana delle buche.
All?interno della citt?, alcune zone risultano particolarmente tormentate dal dissesto stradale. Il Municipio IX (zona EUR) risulta tra i pi? esposti per incidenti legati alle condizioni stradali, seguito dal Municipio VI (Casilino/Torri) e dal Municipio IV (Tiburtino). Grandi arterie come via Cristoforo Colombo erano state talmente rovinate da buche e radici affioranti da costringere il Comune a imporre il limite di 30 km/h per motivi di sicurezza. Altre strade note per condizioni critiche includono la via Salaria, dove in passato si contavano decine di buche per chilometro. Anche le consolari in entrata e uscita dalla citt? (Cassia, Aurelia, Prenestina, Casilina, Tiburtina, etc.) presentano tratti dissestati, specie nei quartieri pi? esterni oltre il GRA, spesso trascurati nelle manutenzioni. In alcune zone come Portuense (Municipio XI) il terreno cede frequentemente formando voragini, mentre nel quartiere Parioli si registrano smottamenti e cedimenti dell?asfalto: segno che la geologia di Roma contribuisce al problema.
Le statistiche dipingono un quadro impressionante. Su circa 8.000 km di strade capitoline vi sarebbe una buca ogni 15 metri. In altre parole, guidando a Roma si incontrano potenzialmente decine di irregolarit? ad ogni singolo chilometro percorso. Questa situazione perdura da anni: tra il 2015 e il 2020 sono pervenute al Comune oltre 24.000 richieste di risarcimento danni causati da buche o scarsa manutenzione. Solo nel biennio pi? recente, attraverso il portale di segnalazioni di Roma Capitale, i cittadini hanno inviato circa 11.000 segnalazioni relative a dissesti stradali. In un singolo mese, le segnalazioni per buche hanno rappresentato circa il 10% di tutte le lamentele dei cittadini al Comune. Dall?Appio-Tuscolano fino al litorale di Ostia, buche e radici rendono insidioso anche il lastricato tradizionale. In quartieri come Vitinia i cittadini, stanchi di fare lo slalom tra i crateri, hanno persino piantato fiori nelle buche come protesta creativa.
La voce del web: proteste e ironia sulle buche romane
L?indignazione popolare per le buche di Roma si riversa quotidianamente online, tra social network, forum e siti di informazione locale. Sui social media, non ? raro imbattersi in foto di pneumatici distrutti o scooter incidentati accanto a voragini, accompagnate da commenti taglienti. L?espressione "Roma capitale delle buche" ? diventata ricorrente nei post e nei titoli di giornale, spesso con amara ironia.
Anche i media nazionali e internazionali hanno acceso i riflettori sul fenomeno. Si racconta di tecnici stranieri stupiti dalla concentrazione di crateri e avvallamenti gi? solo nel centro storico. Questa narrazione negativa ? confermata da lettere aperte di turisti sconsolati che promettono di non tornare mai pi? a Roma se le cose non miglioreranno. I cittadini romani alternano rabbia e sarcasmo: sui social circolano meme che paragonano le strade a formaggi svizzeri o piste lunari. Alcuni residenti piazzano cartelli di avvertimento fai-da-te vicino alle buche o decorano le voragini con vernice colorata e oggetti.
Impatto sulla reputazione digitale della citt?
La reputazione di Roma ne risente pesantemente: immagini di strade dissestate e articoli sulle buche fanno ormai parte del racconto mediatico della Capitale. Episodi clamorosi hanno avuto eco internazionale, come quello delle riprese di un film d'azione dove un attore fin? ferito a causa di una buca nel pieno centro cittadino.
Sui social network globali, Roma viene talvolta citata come esempio di infrastrutture carenti. Video e foto di turisti che inquadrano le buche raccolgono commenti di utenti stranieri sorpresi che nella capitale d?Italia vi siano strade cos? dissestate. Anche Google Maps e TripAdvisor testimoniano indirettamente il problema: nelle recensioni di attrazioni romane compaiono note sullo stato dell?asfalto. Questo costituisce un danno d?immagine per la citt?. Roma viene descritta come bella ma disorganizzata. Nei forum internazionali la domanda ?Com'? guidare a Roma?? riceve spesso risposte che citano il rischio buche come principale difficolt?, accanto al traffico.
Le iniziative dell?amministrazione: piani straordinari e guerra alle buche
Le amministrazioni capitoline negli anni hanno lanciato diverse iniziative per fronteggiare il problema. L'attuale giunta ha avviato un programma imponente chiamato "Roma si fa strada" per rifare gran parte del manto stradale urbano. L?obiettivo dichiarato ? di riqualificare 800 km di strade principali entro il 2026, con lavori eseguiti prevalentemente di notte. Si tratta di circa 700 arterie interessate da rifacimenti profondi, finanziati da fondi speciali e bilancio comunale. Secondo il Sindaco, ? "la pi? grande manutenzione straordinaria forse di sempre".
Un elemento chiave del piano ? la volont? di superare le riparazioni d?emergenza fatte "a pezze". I lavori sono coordinati da Dipartimento SIMU e da enti come Anas e Astral. Si punta anche a interventi sulle strade secondarie e marciapiedi, per un totale stimato di 500 milioni di euro. Il Comune ha anche istituito nuove Zone 30 nei quartieri per aumentare la sicurezza e ridurre la velocit? in attesa di interventi strutturali.
Nonostante gli sforzi, risolvere il problema richieder? anni. Le buche sono ormai radicate nel paesaggio urbano. L'amministrazione prevede l?uso di materiali innovativi, asfalti drenanti e sensori intelligenti per mappare i dissesti. Tuttavia, il recupero richiede continuit? e fondi stabili.
Conseguenze sulla qualit? della vita e mobilit?
Le ripercussioni sulla qualit? della vita sono gravi. Le buche rappresentano un pericolo costante per motociclisti, ciclisti e pedoni. Ogni anno si contano decine di vittime o feriti gravi. I danni ai veicoli sono frequenti: pneumatici, cerchioni e sospensioni subiscono forti stress, con costi che pesano sui cittadini. I trasporti pubblici ne risentono, e in alcuni casi linee intere vengono deviate per la presenza di voragini.
C'? anche un impatto ambientale: il sobbalzare continuo aumenta i consumi e quindi le emissioni. Quando piove, le buche si trasformano in pozzanghere pericolose. La qualit? della vita peggiora soprattutto nelle periferie, dove il dissesto ? pi? accentuato e i residenti si sentono abbandonati.
In conclusione, il dissesto dell?asfalto a Roma non ? solo un difetto urbano, ma un fenomeno con effetti a catena sulla sicurezza, sull?economia cittadina e sull?immagine della Capitale. Serviranno anni di lavori costanti per riportare dignit? alle strade romane e restituire alla citt? una reputazione coerente con la sua grandezza storica.
Cristian Nardi
Autore dell'articolo
Giornalista e scrittore appassionato di politica, tecnologia e società. Racconta storie con chiarezza e attenzione ai dettagli.
Nessun commento ancora.