Chiari, il sindaco Zotti archivia la “Smart City”: «Un’idea superata, oggi bastano le app». Si valuta il contratto con Eng

L'amministrazione blocca il rinnovo dell'accordo del 2017 con A2A per le tecnologie urbane, definendolo obsoleto. L'opposizione critica la mancanza di visione. Sotto esame, invece, la pi? vasta partnership con Engie.

29 luglio 2025 00:00 75
Chiari, il sindaco Zotti archivia la “Smart City”: «Un’idea superata, oggi bastano le app». Si valuta il contratto con Eng
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CHIARI – Il progetto “Smart City”, avviato nel 2017 dalla precedente amministrazione, non avrà un futuro a Chiari. Il nuovo sindaco, Gabriele Zotti, ha annunciato la decisione di non rinnovare l’accordo con A2A e la Provincia di Brescia, ritenendolo ormai superato e di “dubbio valore”.

“All’epoca poteva avere caratteristiche interessanti, ma oggi non ha più senso spendere per queste cose”, ha spiegato Zotti. Il progetto, dal costo di circa 20.000 euro l’anno, si basava principalmente su sensori per monitorare il traffico. “Parliamo di funzioni che ormai vengono svolte da banali applicazioni per smartphone”, ha sentenziato il sindaco.

La decisione ha scatenato la reazione della minoranza. Domenico Codoni, assessore nella giunta precedente, ha criticato aspramente l’operato del sindaco: “Dopo un anno di mandato, è ancora fermo alla fase degli incontri con i fornitori. Non c’è una strategia, non c’è progettualità, solo dichiarazioni generiche”.

Se l’accordo con A2A è destinato a finire in soffitta, diversa è la posizione della giunta sul contratto con Engie. Zotti si è detto intenzionato a “considerare in ogni sua sfumatura” la partnership quindicennale che riguarda la gestione di numerosi asset comunali, tra cui l’illuminazione pubblica (con la completa conversione a LED) e le centrali termiche di edifici pubblici. Un accordo da diversi milioni di euro che prevede manutenzioni e interventi smart, come la rete Wi-Fi pubblica.

Anche su questo fronte, però, l’opposizione lamenta ritardi. “Mi spiace che non sia stata ancora avviata la gestione smart dei parcheggi – ha aggiunto Codoni – con app per conoscere gli stalli liberi, un’operazione che era già matura”.

Il sindaco Zotti ha concluso ribadendo la sua linea: “È solo una questione di tutela degli interessi dei clarensi. Meglio analizzare a fondo questi accordi e ripartire con decisione, una volta accertati tutti i dettagli”.

Cristian Nardi

Autore dell'articolo

Giornalista e scrittore appassionato di politica, tecnologia e società. Racconta storie con chiarezza e attenzione ai dettagli.

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