Pineto, incantevole località della costa adriatica abruzzese, è famosa per le sue spiagge tranquille e la rigogliosa pineta che costeggia il mare, ma anche per l'ottima cucina. In particolare, chi ama il pesce fresco troverà qui ristoranti che offrono piatti tipici della tradizione marinara abruzzese, preparati con ingredienti locali e di alta qual
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Ci sono luoghi sulla costa adriatica dove il tempo sembra fermarsi, dove il mare incontra la terra con dolcezza e dove la tradizione non è mai stata dimenticata. Pineto, in provincia di Teramo, è uno di questi luoghi. Un piccolo gioiello incastonato tra le onde dell'Adriatico e le pinete che danno il nome alla città, un'oasi di tranquillità, bellezza naturale e soprattutto buona cucina. Qui si respira aria di mare, e si sente anche a tavola. Pineto è infatti una delle mete più ambite per chi cerca ristoranti dove si mangia bene, specialmente se si parla di pesce fresco.
Chi arriva a Pineto, magari per una vacanza al mare o semplicemente per un fine settimana, scopre in fretta che la ristorazione locale è una delle punte di diamante dell'intera provincia di Teramo. Non parliamo di ristoranti turistici qualsiasi, ma di vere eccellenze gastronomiche, locali dove la cucina marinara è ancora preparata con ingredienti freschi, pescato del giorno, olio d'oliva locale e vini abruzzesi che accompagnano i piatti con eleganza.
Tra i nomi che spiccano nella mappa culinaria di Pineto, due ristoranti sono ormai considerati vere e proprie istituzioni: La Conchiglia d'Oro, rinomato stabilimento balneare con cucina tipica di mare, e la Locanda D'Annunzio, elegante e riservata, immersa nell'atmosfera più autentica del borgo. Entrambi condividono una caratteristica comune: si mangia davvero bene, e il prezzo medio si aggira intorno ai 40 euro a persona, rendendo l'esperienza gastronomica accessibile, genuina e di qualità.
Dal 1986, La Conchiglia d'Oro rappresenta una delle certezze gastronomiche della costa abruzzese. Nata come piccola trattoria e pizzeria di famiglia grazie a nonna Adelia, la passione per la buona cucina ha guidato ogni passo della sua crescita, trasformandola nel tempo in uno dei ristoranti di pesce più apprezzati di Pineto e dell'intera provincia di Teramo.
Nel 1990 il locale si è specializzato esclusivamente nella cucina marinara, facendo del pescato fresco il proprio segno distintivo. L'arrivo dello chef Claudio Di Remigio nel 1992 ha portato nuova linfa: rigore, tecnica e poesia sono gli elementi che caratterizzano la sua cucina, ispirata alla tradizione dell'Adriatico selvaggio, reinterpretata con estro e sensibilità. Ogni piatto è un equilibrio tra mare e terra, pensato per esaltare la materia prima senza alterarne la purezza.
Dal 2009, il ristorante si trova nell'attuale sede: un ambiente moderno, elegante e confortevole, dotato di saletta privata e cantina climatizzata a vista. Qui si mangia molto bene, e l'esperienza culinaria è all'altezza delle aspettative di chi cerca qualità, gusto e autenticità. Il prezzo medio varia tra i 50 e i 70 euro a persona, una spesa ampiamente giustificata dalla cura dei dettagli, dalla freschezza degli ingredienti e dalla raffinatezza della proposta.
Tra i piatti iconici, da non perdere il risotto alla fiamma al Centerbe e i cappellacci agli scampi e burrata. Il menù segue il ritmo del mare, adattandosi al pescato del giorno e garantendo sempre una cucina d'eccellenza. La Conchiglia d'Oro non è solo un ristorante: è un viaggio tra sapori, ricordi e tradizione.
D'altra parte, la Locanda D'Annunzio rappresenta la faccia più sofisticata della ristorazione pinetese. Un luogo dove ogni piatto è pensato come un'opera d'arte, e la cucina abruzzese viene riletta in chiave moderna, senza mai tradire le proprie radici. Situata nel cuore storico del paese, a pochi passi dalla piazza centrale, la locanda offre un ambiente elegante ma accogliente, ideale per una cena romantica, una ricorrenza importante o semplicemente per concedersi un momento di piacere autentico.
Qui si comincia con una selezione di antipasti caldi e freddi di mare, spesso serviti con verdure di stagione, pane artigianale, olio extravergine e salse al limone o al finocchietto. I primi piatti spaziano tra le paste fatte in casa, come tagliolini all'astice, e risotti mantecati con brodi di pesce realizzati secondo metodi lenti e sapienti. Tra i secondi, il pesce al forno con patate e olive taggiasche, il tonno scottato con salsa di soia abruzzese e il polpo arrosto su vellutata di ceci sono tra i più apprezzati.
Ogni piatto viene servito con cura, con un servizio professionale ma mai invadente. Anche qui il prezzo medio si attesta sui 40 euro a persona, un investimento giustificato dalla qualità, dalla presentazione, dall'ambiente e dal sapore che rimane impresso nella memoria.
Il panorama gastronomico di Pineto, però, non si esaurisce con questi due nomi. La città offre un'ampia gamma di locali dove si mangia bene, che spaziano dalle osterie di paese ai ristoranti in collina, dai chioschi negli stabilimenti balneari ai ristoranti gourmet. In ogni zona del paese – da Colle Morino alla zona Corfù, passando per Villa Ardente e Scerne di Pineto – è possibile trovare ristoranti a gestione familiare, trattorie e pizzerie con cucina di pesce, dove il rapporto qualità-prezzo è sempre equilibrato.
E poi ci sono i mercati del pesce, le sagre di paese, i piccoli produttori locali che forniscono i ristoratori con olio extravergine di oliva DOP, vino Montepulciano d'Abruzzo, pane a lievitazione naturale e ortaggi di stagione. Questo connubio tra territorio, tradizione e passione culinaria rende Pineto una vera destinazione gastronomica, dove ogni pasto è un viaggio nel gusto e nella cultura locale.
Redazione
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Giornalista e scrittore appassionato di politica, tecnologia e società. Racconta storie con chiarezza e attenzione ai dettagli.
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