Pineto: oltre la spiaggia. Costruire il marchio di una città del futuro per il City Branding

Oggi, nel mercato globale del turismo e degli investimenti, non basta più essere una bella località balneare. La concorrenza è forte e in continua evoluzione, e non riguarda solo i comuni vicini della costa adriatica, ma si gioca anche a livello nazionale e internazionale.

22 giugno 2025 10:49 125
Pineto: oltre la spiaggia. Costruire il marchio di una città del futuro per il City Branding
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PINETO

Santa Maria a Valle

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7 minuti di lettura

di Cristian Nardi, Analista esperto in marketing territoriale


Pineto: oltre la spiaggia, verso il marchio di una città del futuro

Oggi, nel mercato globale del turismo e degli investimenti, non basta più essere una bella località balneare. La concorrenza è intensa e in costante evoluzione, e non riguarda solo i comuni vicini lungo la costa adriatica, ma si estende su scala nazionale e internazionale. Le città e le regioni che riescono ad attrarre visitatori, residenti e capitali sono quelle che hanno imparato a trasformare le proprie risorse in un brand forte e riconoscibile: un’identità chiara, capace di comunicare un valore unico e una promessa precisa, rivolta non solo ai turisti, ma anche ai potenziali nuovi abitanti e agli investitori. Questo processo strategico ha un nome: City Branding. Non si tratta semplicemente di disegnare un logo accattivante o inventare uno slogan orecchiabile. È un percorso di lungo periodo, che unisce arte e scienza, volto a plasmare la percezione di un luogo e a costruire un’anima capace di renderlo unico e desiderabile. Gli esempi di successo non mancano: da New York con il celebre “I Love NY” all’Alto Adige/Südtirol con un marchio che richiama natura, qualità e autenticità. Ogni volta che il branding è stato applicato con coerenza, i risultati hanno superato le attese: più visitatori, più talenti attratti, più investimenti, ma anche maggiore orgoglio e senso di appartenenza tra i cittadini.


Pineto, gioiello della costa abruzzese, si trova oggi davanti a questa sfida. È un territorio che possiede bellezze naturali e valori identitari riconoscibili, ma che deve ancora tradurre il proprio potenziale in un marchio distintivo e competitivo. La domanda a cui rispondere è chiara: come può Pineto diventare non solo una destinazione apprezzata, ma un brand turistico e culturale forte, capace di durare nel tempo?


Per rispondere bisogna prima liberarsi da un equivoco diffuso. Il branding non è maquillage, non è marketing superficiale. L’American Marketing Association definisce un brand come un nome, un simbolo o qualsiasi elemento capace di identificare un bene o un servizio e distinguerlo dagli altri. Nel caso di una città, il brand è la somma delle percezioni che le persone hanno di essa: ciò che vedono, ciò che provano, ciò che raccontano una volta tornati a casa. Non è solo un’immagine, ma una promessa mantenuta. Per questo un brand territoriale funziona solo se è autentico, se unisce attributi tangibili e intangibili in un racconto coerente. I primi sono le risorse concrete: la pineta che dà il nome alla città, il mare pulito, la Torre di Cerrano, le piste ciclabili, il tessuto architettonico. I secondi sono le sensazioni: l’accoglienza, la qualità della vita, la sicurezza, le tradizioni, i sapori, l’atmosfera generale.


Pineto possiede già molti degli ingredienti necessari per costruire un brand distintivo. La sua pineta che si affaccia sul mare è un simbolo fortissimo. Non si tratta solo di un paesaggio, ma di un’identità naturale che unisce salute, benessere e turismo sostenibile. Questa combinazione “pineta e mare” non è replicabile altrove e può diventare il cuore della promessa turistica: un luogo dove la natura non è semplice cornice, ma parte integrante dell’esperienza. Allo stesso tempo, Pineto può contare su una vera icona visiva: la Torre di Cerrano. Non è solo un monumento, ma un punto di riferimento che unisce storia, cultura e tutela ambientale, essendo il cuore dell’Area Marina Protetta. È un elemento capace di trasformarsi in “logo naturale” del brand cittadino, rafforzando l’idea di un turismo che non si limita alla spiaggia, ma si apre alla biodiversità, alla ricerca scientifica e alla cultura.


Accanto a questi elementi, Pineto è anche porta d’accesso all’Abruzzo, la cosiddetta “Regione Verde d’Europa”. Un brand moderno non può essere chiuso su se stesso: deve collegare costa ed entroterra, mare e monti, creando un’offerta completa. La vicinanza al Gran Sasso permette di raccontare un’esperienza unica di “mare e monti” in pochi chilometri. Ciò significa attrarre un turismo nuovo, legato al cicloturismo, al trekking, all’escursionismo, capace di destagionalizzare i flussi e di generare economia non solo in estate, ma tutto l’anno.

Non meno importanti sono le persone e i sapori. L’accoglienza degli operatori locali, la cordialità diffusa, la ristorazione che unisce pesce fresco dell’Adriatico e prodotti tipici dell’entroterra sono l’anima che trasforma un soggiorno in un ricordo memorabile. Senza questi elementi immateriali, nessun brand resiste.


Costruire il brand Pineto significa allora raccogliere tutto ciò in una narrazione coerente e comunicarla attraverso ogni canale e ogni dettaglio: dalla segnaletica urbana al sito istituzionale, dai profili social alle brochure turistiche, dagli eventi pubblici all’organizzazione dei servizi. Ogni punto di contatto deve raccontare la stessa storia, rafforzando la percezione di autenticità e coerenza.


Per passare dalle intenzioni alla realtà, serve una strategia. Le esperienze internazionali mostrano che quattro sono i pilastri fondamentali. Il primo è definire una visione eco-culturale condivisa. Non basta che l’amministrazione decida un percorso: la visione deve essere il frutto di un “patto” tra Comune, operatori economici e cittadini. Un documento strategico, una sorta di “carta di identità” del brand, che stabilisca i valori guida: turismo sostenibile, autenticità, qualità della vita, cultura e innovazione. Tutte le scelte urbanistiche, ogni nuovo servizio, ogni evento dovranno essere coerenti con questa identità.


Il secondo pilastro è lo sviluppo di un’economia turistica dinamica e autentica. Pineto deve andare oltre il modello tradizionale di spiaggia e stabilimento balneare. L’obiettivo è differenziare l’offerta, puntando sul cicloturismo lungo la Ciclovia Adriatica, sul turismo enogastronomico con percorsi che uniscono la costa ai borghi interni, sul turismo culturale attraverso eventi attorno alla Torre di Cerrano, e sul turismo del benessere con attività outdoor legate alla pineta.


Il terzo pilastro è costruire una rete di partnership stabile. Il City Branding non è un compito esclusivo del Comune. È un lavoro collettivo in cui ogni attore diventa ambasciatore della città. Serve una cabina di regia permanente che coinvolga albergatori, ristoratori, commercianti, associazioni culturali e sportive, l’ente dell’Area Marina Protetta e i cittadini stessi. Solo così si potrà garantire coerenza e sinergia.


Infine, il quarto pilastro è innovare nella tradizione. Le feste patronali, le sagre e gli eventi popolari rappresentano il cuore della comunità, ma per attrarre visitatori da fuori devono essere valorizzati e comunicati in chiave moderna. Non basta organizzarli: bisogna renderli “signature events”, esperienze uniche che diventino motivi di viaggio. Ciò richiede investimenti nella qualità della regia, nella comunicazione, nella capacità di trasformare il patrimonio culturale immateriale in un vero prodotto turistico.

Pineto ha dunque tutte le carte in regola per compiere un salto di qualità: da località apprezzata e conosciuta soprattutto per le spiagge a brand turistico e culturale riconosciuto e desiderato. Ha una storia da raccontare, un paesaggio che può diventare icona, una comunità pronta a collaborare. Serve ora una visione chiara, una strategia coraggiosa e la capacità di mantenere coerenza e autenticità. Il futuro della città non dipende solo dalla bellezza delle sue spiagge, ma dalla sua capacità di costruire e mantenere un’identità forte. Pineto può diventare un marchio che racchiuda turismo sostenibile, benessere e autenticità abruzzese, distinguendosi nel panorama adriatico e italiano. Non più soltanto una meta per le vacanze estive, ma un simbolo riconosciuto di qualità della vita, un luogo in cui vivere esperienze uniche, un investimento sicuro per chi crede in un futuro legato alla sostenibilità e alla cultura.



Domande frequenti

Secondo l'articolo, il City Branding ? un processo strategico per plasmare la percezione complessiva di un luogo. Non ? solo un logo perch? va oltre l'aspetto grafico: rappresenta l'anima della citt?, una promessa fatta a visitatori e residenti che si basa sulla somma di tutti gli attributi tangibili (spiaggia, pineta, Torre) e intangibili (accoglienza, cultura, qualit? della vita).
Perch? il mercato turistico moderno ? estremamente competitivo. Per distinguersi da innumerevoli altre destinazioni sulla costa adriatica e nel mondo, Pineto ha bisogno di costruire un'identit? unica e riconoscibile che comunichi un valore specifico e attiri target mirati, non solo durante la stagione estiva.
La Torre di Cerrano gioca il ruolo di icona visiva e culturale del brand. ? il "logo naturale" di Pineto, un simbolo che permette di elevare l'offerta turistica oltre la semplice vacanza balneare, comunicando storia, cultura e un forte impegno per la tutela della biodiversit?, grazie alla sua funzione di cuore dell'Area Marina Protetta.
Significa diversificare l'offerta turistica per attrarre visitatori durante tutto l'anno (destagionalizzazione). Concretamente, vuol dire sviluppare e promuovere attivamente il cicloturismo, il turismo enogastronomico, quello culturale (legato a eventi e alla Torre) e il turismo del benessere (legato alla pineta e alle attivit? all'aria aperta). 6. Domanda: L'articolo suggerisce una strategia in quattro passi. Quali sono? Risposta: I quattro passi strategici suggeriti sono: Definire una Visione Eco-Culturale Condivisa: Creare un progetto strategico incentrato su sostenibilit? ed esperienza. Sviluppare un'Economia Turistica Dinamica: Diversificare l'offerta oltre il modello "ombrellone e lettino". Costruire una Rete di Partnership: Coinvolgere tutti gli attori locali (Comune, operatori, associazioni) come "ambasciatori" del brand. Innovare nella Tradizione: Trasformare gli eventi locali in "signature events" di alta qualit? e richiamo.
Gli "ambasciatori" sono tutti gli attori locali: l'amministrazione comunale, gli albergatori, i ristoratori, i commercianti, le associazioni e ogni singolo cittadino. La loro collaborazione ? essenziale perch? il brand di una citt? ? forte solo se viene comunicato in modo coerente e vissuto autenticamente da tutta la comunit?. Il successo ? un gioco di squadra.
Pineto pu? differenziarsi promuovendo attivamente il suo legame con l'entroterra, presentandosi come la porta d'accesso all'Abruzzo "Regione Verde d'Europa". Creare una narrazione "mare e monti", che unisce la costa con la vicinanza al Gran Sasso, attira un turismo pi? esigente e attivo, interessato a esperienze complete che vanno dal relax in spiaggia al trekking in montagna.
Gli attributi tangibili sono gli elementi fisici e concreti del luogo. Un esempio per Pineto ? la pista ciclabile che costeggia il mare. Gli attributi intangibili sono le qualit? non fisiche, legate all'esperienza e alla percezione. Un esempio per Pineto ? il senso di accoglienza offerto dai suoi operatori turistici.
L'obiettivo finale ? trasformare Pineto da semplice destinazione a un brand riconosciuto e amato. La promessa che Pineto dovrebbe fare al mondo ? quella di essere un simbolo di turismo sostenibile, di benessere e di autenticit? abruzzese, un luogo dove la natura, la cultura e l'accoglienza si fondono in un'esperienza unica e memorabile.

Redazione

Autore dell'articolo

Giornalista e scrittore appassionato di politica, tecnologia e società. Racconta storie con chiarezza e attenzione ai dettagli.

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