Questa mattina siamo stati in via Evangelista Menga, a Lecce, per documentare una situazione che i residenti definiscono ormai “cronica”: l’invasione di blatte. Un fenomeno che, a detta di chi ci vive, si ripete periodicamente e che richiede interventi rapidi ma soprattutto strutturali. Di seguito le domande più frequenti che ci siamo posti e le r
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Origini e diffusione del fenomeno
I residenti raccontano che le prime segnalazioni risalgono a diversi anni fa. Ogni estate, con l’aumento delle temperature e l’umidità tipica della zona, la presenza di blatte diventa più evidente. Alcuni cittadini parlano di “ondate” che si verificano due o tre volte l’anno, in particolare dopo piogge abbondanti o nei periodi di maggiore caldo.
Le aree più colpite sono soprattutto le caditoie stradali, che offrono rifugio e condizioni ideali per la proliferazione degli insetti. In diversi punti, vicino ai marciapiedi e ai contenitori della raccolta rifiuti, si notano movimenti rapidi che rivelano la loro presenza anche durante il giorno. Alcuni residenti segnalano di averle trovate persino nei pressi delle abitazioni, vicino alle porte d’ingresso o nei cortili condominiali.
Camminando per la via, è possibile osservare più caditoie interessate e aree dove le blatte si muovono rapidamente. La percezione dei residenti è che la diffusione sia abbastanza capillare e non confinata a un solo tratto di strada.
Rischi e reazioni della comunità
Le blatte non sono solo un fastidio visivo: rappresentano un pericolo per la salute pubblica. Possono trasportare batteri e contaminare superfici e alimenti, e sono associate alla trasmissione di microrganismi patogeni come Salmonella o Escherichia coli. La loro presenza in zone residenziali aumenta il rischio di contaminazione, soprattutto vicino a cucine o dispense, con possibili problemi gastrointestinali e allergici.
La comunità ha reagito con preoccupazione, ma anche con spirito di collaborazione. Molti hanno segnalato la questione al Comune e agli uffici preposti, chiedendo interventi rapidi. In alcuni casi, i condomini hanno provveduto autonomamente a trattamenti di disinfestazione nelle proprie aree private, ma resta evidente la necessità di un’azione coordinata a livello cittadino.
Questa mattina, intorno alle 10, una squadra specializzata in disinfestazioni è arrivata in via Menga. Gli operatori hanno utilizzato prodotti specifici ad azione residuale, applicandoli nelle caditoie e nelle zone dove l’infestazione risultava più evidente. L’operazione è durata circa un’ora e mezza, con interventi mirati su entrambi i lati della strada.
Prospettive e prevenzione
Un singolo intervento riduce la presenza degli insetti ma non li elimina del tutto. Le blatte si riproducono velocemente e, senza azioni cicliche, possono tornare in poche settimane. Gli esperti suggeriscono un programma di trattamenti programmati e una manutenzione costante delle caditoie, comprensiva di pulizia e disinfezione periodica.
Secondo quanto riferito dagli operatori intervenuti, l’amministrazione comunale ha in programma ulteriori passaggi di controllo e interventi in altre aree della città. Via Menga dovrebbe rientrare nei prossimi giri di monitoraggio, con un’attenzione particolare ai mesi estivi. Si valuta anche un piano stagionale di disinfestazione preventiva.
I cittadini possono fare la loro parte adottando buone pratiche: mantenere pulite le aree esterne, evitare l’accumulo di rifiuti, sigillare i sacchi dell’immondizia e conferire i rifiuti negli orari stabiliti, chiudere eventuali fessure negli edifici ed evitare di lasciare cibo all’aperto.
Molti residenti hanno accolto positivamente la tempestività dell’intervento di oggi, ma resta la consapevolezza che il problema non si risolverà con una sola operazione. La richiesta principale è avere un calendario fisso di disinfestazioni e una comunicazione più diretta tra Comune e cittadini per aggiornare sull’evoluzione delle azioni di contenimento.
Redazione
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Giornalista e scrittore appassionato di politica, tecnologia e società. Racconta storie con chiarezza e attenzione ai dettagli.
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