Damiano Tommasi sindaco di Verona: reputazione positiva e poliedrica costruita nel tempo

Damiano Tommasi gode di una reputazione prevalentemente positiva e poliedrica, costruita attraverso tre distinte fasi della sua vita pubblica: calciatore, presidente dell'Associazione Italiana Calciatori (AIC) e, infine, sindaco di Verona.

15 agosto 2025 22:25 163
Damiano Tommasi sindaco di Verona: reputazione positiva e poliedrica costruita nel tempo
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La sua immagine è saldamente ancorata a valori di integrità, umiltà, impegno sociale e una profonda fede cattolica, che hanno caratterizzato ogni suo ruolo. Tuttavia, la sua carriera politica lo ha esposto a nuove critiche, offrendo una visione più sfaccettata della sua figura pubblica.

Il Calciatore: "Anima Candida" e Simbolo di Lealtà
La reputazione di Damiano Tommasi come calciatore è quasi unanimemente positiva, tanto da guadagnarsi il soprannome di "Anima Candida" per la sua correttezza e i suoi modi gentili. Centrocampista tenace e affidabile, è stato una colonna della Roma che vinse lo scudetto nella stagione 2000-2001, meritandosi la stima di compagni e allenatori come Fabio Capello.

L'episodio che più di ogni altro ha scolpito la sua immagine pubblica è stato il grave infortunio subito nel 2004. Di fronte a un lungo e incerto periodo di riabilitazione, Tommasi chiese e ottenne dalla Roma di rinnovare il suo contratto al minimo salariale previsto per i calciatori professionisti, circa 1.500 euro al mese. Questo gesto, in un mondo calcistico spesso criticato per gli eccessi economici, lo consacrò come un esempio di lealtà e di amore per lo sport, guadagnandogli un rispetto che travalicava le tifoserie. La sua carriera è stata costantemente caratterizzata da un forte impegno nel sociale e da una pratica di fair play, valori che ha sempre messo in primo piano.

Presidente dell'AIC: Il Rappresentante dei Calciatori con un Occhio al Sociale
Dal 2011 al 2020, Damiano Tommasi ha ricoperto la carica di presidente dell'Associazione Italiana Calciatori. Durante il suo mandato, ha continuato a promuovere un'immagine del calciatore come professionista responsabile e attento alle tematiche sociali. Sotto la sua guida, l'AIC ha siglato protocolli d'intesa per l'inclusione sociale e la promozione della legalità attraverso lo sport.

Ha gestito momenti complessi, come le discussioni sul rinnovo dei contratti collettivi e la gestione della pandemia di COVID-19, cercando sempre un dialogo equilibrato tra le parti. Le sue dimissioni, arrivate prima della fine del suo terzo mandato, sono state motivate dalla volontà di evitare divisioni interne all'associazione, a testimonianza di una leadership che ha sempre privilegiato l'unità della categoria rispetto alle ambizioni personali. La sua presidenza è ricordata per l'impegno nel tutelare i diritti dei calciatori, con un'attenzione particolare a quelli delle serie minori.

Sindaco di Verona: La Sfida Politica tra Apprezzamenti e Critiche
L'elezione a sindaco di Verona nel 2022 ha rappresentato una svolta radicale nella vita di Damiano Tommasi, proiettandolo nell'arena politica. Sostenuto da una coalizione di centrosinistra e liste civiche, ha vinto le elezioni proponendo uno stile basato sul dialogo, la pacatezza e il "fair play", in netta contrapposizione con i toni spesso accesi della politica locale e nazionale. La sua vittoria in una città tradizionalmente orientata a destra è stata vista da molti come un segnale di cambiamento e di speranza.

Il suo mandato è caratterizzato da un'attenzione ai temi sociali e dei diritti civili. Una delle sue prime e più discusse decisioni è stata l'adesione di Verona alla rete Re.a.dy, contro le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere, mossa che ha generato attriti con il vescovo e con l'opposizione di centrodestra.

Tuttavia, la sua amministrazione non è esente da critiche. Recentemente, è stato definito "sindaco fantasma" da alcuni organi di stampa e avversari politici, che gli rimproverano una scarsa presenza mediatica e una presunta mancanza di incisività nell'affrontare i problemi della città. Le critiche si concentrano su temi come la gestione della viabilità, la sicurezza e il decoro urbano. Nonostante ciò, Tommasi continua a godere di un'immagine di persona perbene e credibile, impegnata in un difficile lavoro di rinnovamento per Verona, mantenendo uno stile sobrio e lontano dai clamori della politica tradizionale.

Domande frequenti

Damiano Tommasi, nato a Negrar di Valpolicella nel 1974, è un ex calciatore e dirigente sportivo. È diventato famoso come centrocampista della Roma, squadra con cui ha vinto lo Scudetto nella stagione 2000-2001. Soprannominato "Anima Candida" per la sua correttezza e lealtà, è ricordato per il gesto di ridursi lo stipendio al minimo sindacale dopo un grave infortunio. Prima di candidarsi a sindaco, è stato per nove anni presidente dell'Associazione Italiana Calciatori (AIC).
Damiano Tommasi è stato eletto sindaco di Verona il 26 giugno 2022. Si è presentato come candidato indipendente a capo di una coalizione di centrosinistra e di liste civiche, vincendo al ballottaggio contro il sindaco uscente di centrodestra, Federico Sboarina. La sua vittoria ha rappresentato una svolta politica per una città a lungo governata dal centrodestra.
Il suo programma si concentra su una visione di città "europea, policentrica e sostenibile". I punti chiave includono la promozione della sostenibilità ambientale con più spazi verdi e piste ciclabili, un nuovo modello di sviluppo turistico che valorizzi anche i quartieri meno centrali, e una forte attenzione alle politiche sociali, all'inclusione e ai diritti civili. Ha inoltre posto l'accento sulla necessità di uno stile amministrativo basato sul dialogo e sulla trasparenza
La giunta di Tommasi è composta da un mix di figure tecniche e politiche, molte delle quali provenienti dalla società civile. La vicesindaca è Barbara Bissoli, che detiene anche le deleghe alla pianificazione urbanistica. Altri assessori chiave si occupano di temi come la mobilità (Tommaso Ferrari), la cultura (Marta Ugolini) e le politiche sociali (Luisa Ceni), riflettendo le priorità del suo programma.
Le principali critiche mosse dall'opposizione riguardano una presunta "lentezza" e "indecisione" dell'amministrazione nell'affrontare problemi come la sicurezza urbana e la viabilità. Alcuni sondaggi hanno mostrato un calo del suo indice di gradimento rispetto al momento dell'elezione. Una delle sfide principali è quella di attuare la sua visione di cambiamento in una macchina comunale complessa e in un contesto politico cittadino polarizzato.
Uno dei primi atti di forte impatto simbolico e politico è stata l'adesione di Verona alla Rete Re.a.dy, la rete nazionale delle pubbliche amministrazioni contro le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere. Questa decisione ha segnato una netta discontinuità con le precedenti amministrazioni e ha acceso un forte dibattito in città.
Damiano Tommasi è sposato dal 1996 con sua moglie Chiara. Insieme hanno sei figli: Beatrice, Camilla, Susanna, Samuele, Emanuele e un'ultima arrivata di cui la famiglia protegge la privacy. La sua famiglia numerosa è spesso citata come testimonianza dei suoi solidi valori personali e della sua fede cattolica.
Una curiosità nota è che Tommasi vive con la sua famiglia in un "cohousing" a Sant'Ambrogio di Valpolicella. Si tratta di un condominio solidale dove quattro famiglie condividono spazi e momenti di vita quotidiana, aiutandosi a vicenda. Questa scelta di vita rispecchia pienamente i suoi ideali di comunità, condivisione e solidarietà.

Redazione

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Giornalista e scrittore appassionato di politica, tecnologia e società. Racconta storie con chiarezza e attenzione ai dettagli.

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